Le femmine dei granchi "violinisti" della California sembrano avere i gusti più difficili del regno animale. Per scegliere un maschio con cui accoppiarsi sono molto pignole.
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Corteggiamento difficile. Per un maschio di Uca crenulata non basta avere una chela più sviluppata per attirare le femmine. Occorre anche una tana adatta. Foto: © Catherine deRivera. |
Non guarderebbero dunque soltanto all'aspetto fisico, ma anche al patrimonio e al conto in banca.
Dura selezione. Le femmine sono disposte a passare in rassegna, mediamente, più di 20 maschi (e relative dimore) pur di trovare quello giusto. Il primo passo però lo fa comunque il maschio: comodamente appoggiato accanto alla sua tana, al passaggio di una femmina le segnala la sua disponibilità con un gesto che non dovrebbe lasciare dubbi. Se interessata al fisico del partner, la potenziale consorte entra nella tana, ne chiude l'accesso col suo stesso corpo e - se anche l'appartamento è di suo gradimento - accetta di accoppiarsi.
Questione di tempismo. «Il motivo - spiega Catherine deRivera, la ricercatrice dell'Università della California che ha studiato il corteggiamento degli Uca crenulata - è semplice: le dimensioni della tana del maschio hanno una ripercussione sullo sviluppo delle larve». Una tana troppo grande o troppo piccola accelera o rallenta il periodo di incubazione. Se i piccoli nascono troppo in fretta lasceranno la tana troppo rapidamente, perdendosi così la fase di maggiore altezza delle maree, momento meno rischioso per uscire allo scoperto.
Sembra inoltre che i piccoli venuti al mondo in tane di medie dimensioni abbiano più possibilità di sopravvivere ai predatori, dal momento che solo queste assicurano loro un'uscita più facile e veloce.
(Notizia aggiornata all'8 agosto 2005)