Le attività umane mettono a rischio la sopravvivenza di innumerevoli specie animali e vegetali. Di per sé non è un'affermazione particolarmente originale o sorprendente: sappiamo benissimo qual è l'impatto della nostra specie sul pianeta, e tutti i danni che abbiamo fatto e continuiamo a fare; quello che non finisce mai di sorprendere è la varietà di modi diversi che riusciamo a inventarci per creare problemi all'ecosistema.
Studio irlandese. Per esempio, sapevate che un numero sempre crescente di mammiferi muoiono ogni anno a causa di aerei, elicotteri e altri mezzi volanti? Lo sostiene un nuovo studio pubblicato su Mammal Review e condotto da Samantha Ball dell'UCC (University College Cork), in Irlanda, nel quale si legge che ogni anno il numero di mammiferi che vengono uccisi dalla collisione con un'aeromobile aumenta in media del 68%.
Lo studio è stato condotto analizzando e confrontando i dati relativi alle collisioni registrate tra animali e aerei dalle autorità di volo di Australia, Canada, Francia e altri 44 Paesi in giro per il mondo che tengono traccia di questi incidenti. I risultati sorprendono innanzitutto per la varietà delle specie coinvolte: non solo mammiferi volanti che si scontrano in aria con aerei ed elicotteri (pipistrelli prima di tutto), ma anche specie terrestri, che vengono colpite dagli aeromezzi in fase di decollo o atterraggio.
Anche le giraffe. Si va da quelle di piccole dimensioni come i conigli, che in Inghilterra sono le vittime principali di questi incidenti, a giraffe e cervi, questi ultimi i più a rischio negli Stati Uniti insieme ai pipistrelli.
La maggior parte degli aeroporti del mondo hanno un qualche tipo di protezione contro gli uccelli, che devono essere tenuti alla larga dalle piste di decollo per evitare problemi; nonostante questo, ogni anno gli uccelli causano, solo negli Stati Uniti, danni per più di un miliardo di dollari.
In rapida crescita. Le cifre relative ai mammiferi non sono neanche lontanamente paragonabili (negli ultimi trent'anni, i danni causati da collisioni tra aeromobili e mammiferi ammontano a 103 milioni di dollari), ma lo studio di Ball dimostra che il problema è in rapida crescita, e che gli aereoporti di tutto il mondo dovrebbero cominciare ad applicare misure protettive anche contro i mammiferi e non solo contro gli uccelli.