Le future mamme alci hanno sviluppato una strategia per farla in barba agli orsi che minacciano i loro cuccioli: quando stanno per partorire, si avvicinano alle strade frequentate dagli uomini, accuratamente evitate dai loro predatori. Secondo uno studio condotto dalla Wildlife Conservation Society nei parchi nazionali statunitensi di Yellowstone e Grand Teton, gli alci (Alces alces) hanno imparato a utilizzare l'uomo come "scudo" per sfuggire dalle incursioni degli orsi grizzly (Ursus arctos), responsabili del 90% delle uccisioni della loro prole. Per dieci anni Joel Berger, responsabile della ricerca, ha osservato i movimenti di prede e cacciatori: gli orsi si tengono sempre ad almeno mezzo chilometro di distanza dalla strada; gli alci invece, in particolare le femmine gravide, le si avvicinano fino a circa 120 metri. Una manovra difensiva in piena regola, e non si tratta di un caso isolato: anche altre specie, come scimmie, elefanti e cervi, hanno saputo approfittare della presenza umana per salvarsi la pelle. «Tendiamo infatti», sostiene Berger, «a essere più aggressivi nei confronti dei predatori, perché li temiamo; e il nostro atteggiamento può sortire effetti inattesi sui delicati equilibri animali.»