Un nuovo studio sulla storia evolutiva del regno animale ha fornito risultati inaspettati. Con implicazioni anche sulle teorie che affermano come la vita si sia sviluppata lungo un percorso unidirezionale, dagli organismi più semplici alle forme più complesse. (Susanna Trave, 17 aprile 2008)
Chi avrebbe messo oggi Darwin alla base del suo "albero della vita"? Forse le spugne, ipotesi finora maggiormente accreditata, o forse un organismo ancora più semplice, seguendo uno degli elementi fondamentali dell'evoluzionismo, ovvero la "strada" che porta dal semplice al complesso. Ma un nuovo studio indica che il primo animale apparso sulla Terra era probabilmente molto più complesso di quanto si era finora creduto. A questa conclusione sono arrivati i ricercatori della Brown University di Rhode Island, che, utilizzando nuove tecnologie per analizzare grandi volumi di dati genetici, sembra abbiano definito la prima differenziazione avvenuta alla base dell'albero genealogico animale.
LE MEDUSE? MEGLIO DELLE SPUGNE!
Le tecniche di analisi, che hanno implicato l'uso di più di 100 computer e la valutazione di una quantità di dati maggiore di qualsiasi studio evolutivo precedente, hanno permesso una scoperta sorprendente: gli ctenofori (bolinopsis infundibulum), celenterati simili alle meduse, che possiedono tessuti e sistema nervoso, si sono staccati dalla base dell'albero per intraprendere il proprio percorso di sviluppo prima delle più semplici spugne, alle quali era stato dato in precedenza questo onore. Due soltanto sono, a detta dei ricercatori, i possibili senari nei quali è stata possibile questa differenziazione: o gli ctenofori si sono evoluti indipendentemente dagli altri animali, oppure le spugne si sono evolute (o involute) da queste creature più elaborate. Una possibilità che sottolinea come l'evoluzione non sarebbe sempre e necessariamente un processo a senso unico, nella direzione di un aumento di complessità.