Un team di biologi canaedesi è riuscito per la prima volta a recuperare e conservare il cuore di una balenottera azzurra (balaenoptera musculus). Si tratta di un evento importante dal punto di vista scientifico perchè permetterà ai ricercatori di svelare diversi misteri sulla fisiologia del più grande mammifero esistente.
Un cuore grande così. Il cuore della balenottera azzurra, con i suoi 180 kg di peso e 1,5 metri di larghezza, è il più grande organo cardiaco di tutto il regno animale. Ad ogni battito riesce a pompare fino a 220 litri di sangue.
L’organo recuperato dai canadesi proviene da una femmina di cetaceo morta lo scorso anno al largo delle coste sudorientali del paese. L’animale, insieme ad altri 8 esemplari, è annegato a causa dello spesso strato di ghiaccio che gli ha impedito di risalire in superficie per respirare.
I ricercatori del Research Casting International hanno recuperato due di queste carcasse e le hanno trainate sulle spiagge di Terranova dove hanno eseguito una delle più grandi autopsie della storia.
L’operazione ha richiesto più di una settimana di tempo oltre che equipaggiamenti speciali, in parte chirurgici in parte da industria pesante. Gli scienziati hanno prelevato l’intero scheletro dell’animale, il cuore e campioni di vari tessuti.


Bio-puzzle. Prima dell’espianto la balenottera è rimasta congelata nelle acque dell’Atlantico per quasi anno: il suo cuore non era perfettamente conservato e ricostuirne l’anatomia ha richiesto tempo, pazienza e una buona dose di inventiva. Ora l’organo è all’interno di una vasca d’acciaio immerso in una speciale soluzione che ne impedisce la decomposizione e rimarrà a disposizione dei ricercatori di tutto il mondo.
Il ritrovamento ha però già permesso di smentire almeno un luogo comune sul cuore della balenottera azzurra: la sua aorta non è così grande da permettere a un uomo di nuotarvi all’interno.