In Nuova Zelanda i ratti (Rattus rattus) rappresentano da tempo una seria minaccia alla sopravvivenza di diverse specie di uccelli nativi del Paese: per questo un gruppo di ricercatori ha indagato la relazione tra ratti e uccelli, cercando di osservare se fossero in competizione per il cibo, e in che modo si muovessero nel territorio.
Ciò che diversi giorni di osservazione hanno mostrato è stato sorprendente: non solo i ratti sarebbero ghiotti di nettare di fiori di lino (Phormium colensoi), ma sporcandosi le zampe con il polline contribuirebbero a impollinare diversi fiori. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sul New Zealand Journal of Ecology.
Di fiore in fiore. Per nove giorni gli studiosi hanno filmato un'area paludosa ricca di piante di lino, osservando quali animali si avvicinassero per succhiarne il nettare: per sei notti le telecamere hanno registrato le immagini di un ratto (o più ratti, ma sempre uno alla volta) che succiava nettare di diverse piante. «Gli uccelli che si nutrono del nettare di lino sono facilmente identificabili, perché il polline giallo-arancione rimane sulle loro piume», affermano gli autori, spiegando che con i ratti potrebbe funzionare allo stesso modo, e che il polline, rimanendo sul pelo, venga involontariamente passato da un fiore all'altro, favorendo l'impollinazione.
Dubbi. Avendo visto solo un ratto alla volta, i ricercatori non possono affermare con certezza se si trattasse sempre dello stesso esemplare o di diversi, e se dunque si tratti di un'abitudine condivisa dalla specie o piuttosto della stranezza di un singolo. Se il nettare di lino fosse effettivamente apprezzato dai ratti in generale, questo significherebbe che gli uccelli dovrebbero competere per diverse risorse alimentari. D'altra parte, però, questi roditori potrebbero rivelarsi dei validi impollinatori delle piante di lino - e in tempi in cui molti insetti impollinatori rischiano l'estinzione, questa non può che essere una buona notizia.