Le rane banjo sono un gruppo di specie di anfibi appartenenti al genere Limnodynastes che vivono in Australia e Nuova Guinea. Il loro gracidio è inconfondibile: come suggerisce il loro nome, assomiglia al rumore di una corda di banjo che viene pizzicata. Non tutte le rane, però, cantano allo stesso modo.
Uno studio della University of New South Wales pubblicato su Journal of Zoology spiega che ogni individuo ha un canto unico, diverso da quello dei suoi simili – come se avesse un accento tutto suo. Lo studio, però, che è stato reso possibile da un progetto di citizen science (dove la collaborazione di cittadini e volontari è fondamentale) chiamato FrogID, non si limita a questo, ma mette anche in discussione una delle certezze che avevamo sui richiami delle rane (e non solo): il fatto che questi accenti siano determinati dall'habitat.
L'acustica della natura. Per le rane banjo (e le rane in generale), i richiami sono fondamentali, visto che sono l'unico modo che hanno per comunicare con i loro simili.
Ogni specie ha un suo richiamo particolare, e all'interno di ogni specie ci sono variazioni di tono, altezza o frequenza che rendono unico il canto di ogni individuo.
TUTTA COLPA DELL'HABITAT? La scienza ha sempre spiegato queste variazioni citando l'influenza dell'habitat: come vale per i teatri e i cinema, anche le foreste e gli stagni hanno un'acustica particolare che dipende dalla presenza (o assenza) di alberi, sassi e altri ostacoli. L'idea era quindi che le rane modulassero il loro gracidìo intorno a questi elementi.
Le rane banjo sono presenti in tutta l'Australia, e occupano una grande varietà di habitat: sono quindi i soggetti perfetti per mettere alla prova questa ipotesi, che finora era stata verificata solo in studi che prendevano in esame un numero limitato di individui.
La location non importa. Grazie a FrogID, un'app che permette di registrare i suoni ambientali e spedirli automaticamente al server centrale per l'elaborazione, il team della UNSW ha potuto quindi analizzare i richiami di migliaia di rane, individuando circa 700 rane banjo distribuite in tutto il continente.
Il passo successivo è stato incrociare questi dati con quelli geografici dei luoghi dove erano stati registrati i richiami: in particolare, il team ha analizzato la correlazione tra i diversi accenti e la quantità di vegetazione nell'area.
CHE SORPRESA! L'analisi ha dimostrato che non c'è alcun legame diretto tra habitat e variazioni acustiche nei richiami.
Secondo gli autori, questo non significa che l'ambiente non influenzi le capacità canore delle rane, ma che i loro accenti siano determinati da una combinazione di fattori: l'habitat, ma anche il clima della zona (pioggia e vento possono disperdere i suoni e richiedono un adattamento), la competizione acustica con altre specie, e ovviamente anche il disturbo causato dalle attività umane.
Il prossimo passo, sempre grazie a FrogID, sarà di ripetere l'esperimento su altre specie di rane, per capire come nascono i loro accenti, e se l'habitat c'entra qualcosa.