Cani, un tempo domestici, originari dell'Asia orientale e arrivati in Australia 6000 anni fa. Ecco le risposte che cercavano i primi coloni europei.
Una ricerca genetica svela le origini finora misteriose del dingo: è arrivato addomesticato dall'Asia orientale almeno 6000 anni fa. |
Viaggiatori d'Oriente. Studiando il Dna mitocondriale, patrimonio genetico presente nel mitocondrio e trasmesso alla prole solo dalla madre, i ricercatori hanno scoperto che l'arrivo del dingo in Australia risale a 6000 anni fa. Anche il luogo di origine è ora chiaro: l'Estremo Oriente è la culla dei dingo. Ma come fecero ad attraversare il braccio di mare che separa il continente australiano dall'Asia?
“L'introduzione di questi cani è associata alla diffusione delle popolazioni Austronesiane - spiega Peter Savolainen, studioso svedese - Queste genti, la cui cultura ebbe origine nel sud della Cina, attraversarono l'oceano con barche e piroghe. I dingo erano domestici compagni di viaggio e arrivarono con gli Austronesiani probabilmente in un unico momento”. Secondo i ricercatori i dingo presenti adesso sul territorio australiano derivano proprio da un piccolo gruppo arrivato fortunosamente e diffusosi nei millenni.
Parentele da cani. Questi animali, bestiole dal mantello fulvo che possono pesare anche 19 kg, sono ora selvatici abitanti di steppe e praterie dove cacciano rettili, uccelli, piccoli mammiferi. All'occorrenza, grazie ai bei denti aguzzi, riescono a uccidere anche canguri, pecore e vitelli. “Abbiamo analizzato dei segmenti del mtDNA di 211 dingo, di 676 cani di tutto il mondo, di 38 lupi e di 19 fossili di canidi - racconta Savolainen - Comparando i dati possiamo dire che i dingo mostrano una parentela più stretta con i cani che con i lupi e che le loro origini affondano in cani presenti in Estremo Oriente”.
Nonostante in passato fossero fedeli amici degli autoctoni australiani, è difficile allevare questi cani che nel tempo hanno adottato una vita selvatica. In alcuni casi i cuccioli vengono cresciuti dagli aborigeni e usati da adulti come cani da caccia. I dingo non sono in pericolo, ma la continua ibridazione con i cani domestici potrà portare alla perdita dei loro caratteri distintivi. Si stima che circa l'80% di Canis dingo sia un ibrido. (Notizia aggiornata al 5 agosto 2004)