Molto, perché a differenza di quella degli altri pesci non è costituita da scaglie elastiche ma da piccoli dentelli dermici fatti di dentina e ricoperti di smalto. Lo smalto, lo stesso che ricopre la maggior parte dei denti dei vertebrati, è un tessuto composto da idrossiapatite, un minerale duro e resistente. Nella scala di Mohs, quella che misura da 1 a 10 la durezza, questo minerale ha valore 5.
Grazie ai dentelli cutanei, grandi da 0,1 a 1 millimetro, la pelle degli squali oltre che essere dura e resistente è anche ruvida come carta abrasiva; gli ebanisti e i liutai la usano per levigare il legno.
Grattugie e spade
I cuochi giapponesi utilizzano la cute di questi pesci per tritare finemente gli alimenti. Esistono infatti grattugie, dette oroshigame, fatte con la pelle di Squatina nebulosa, lo squalo angelo del Mar del Giappone, usate per preparare la morbida salsa wasabi. Anche l’impugnatura della katana, la spada dei samurai, è rivestita di pelle di squalo affinché la presa resti sempre salda e la mano non scivoli.