Animali

Specie aliene invasive, un costo troppo alto per il Pianeta

Oltre ai danni alla biodiversità, le perdite economiche causate dalle specie aliene e invasive sono altissime: venti volte il budget dell'OMS e dell'ONU messe insieme.

Quando si parla delle cause dell'estinzione di massa che sta caratterizzando la nostra epoca, si tende sempre a riferirsi ai "soliti noti": la distruzione dell'habitat, i cambiamenti climatici, l'inquinamento. Ma ce n'è anche un'altra, che viene spesso sottovalutata, sia in termini di percezione sia di misure di contrasto che vengono attuate, e che dovrebbe invece essere al centro dell'attenzione, visto che è da tempo la seconda causa più frequente di estinzione di specie animali e vegetali.

Ratti neri e cozze tigre. Stiamo parlando delle specie aliene invasive, cioè di tutte quelle specie che non sono native di un territorio ma che ci sono finite, per caso o per nostra scelta: la loro presenza può destabilizzare interi ecosistemi e causare l'estinzione di specie locali "rivali". Soprattutto, può creare problemi a noi esseri umani e anche perdite economiche: in un nuovo studio pubblicato su Nature, un team della Université Paris-Saclay ha calcolato il costo dei danni causati dalle specie invasive, arrivando alla spaventosa cifra di 1.200 trilioni di dollari (un milione e duecentomila miliardi di dollari) solo tra il 1970 e il 2017.

Tutti i calcoli sono stati effettuati utilizzando InvaCost, un database presentato dallo stesso team nel 2020 e che raccoglie la più ampia collezione di dati sul tema delle specie invasive: al momento il database contiene i costi calcolati della presenza di 2.419 specie diverse. Ce n'è di ogni tipo: dai mammiferi (il ratto nero, una delle specie invasive più "famose" che ha portato all'estinzione decine di specie concorrenti dov'è stato introdotto, dalla Nuova Zelanda agli Stati Uniti), ai molluschi (la cozza zebra ha invaso anche il nostro Paese), agli insetti (pensate ai danni causati dalla zanzara tigre).

Gravi danni all'habitat. Il loro numero continua a crescere con il passare del tempo e con l'intensificarsi degli spostamenti di merci e persone in giro per il mondo. Le specie invasive ci costano per svariati motivi: alcune causano danni all'habitat nel quale si insediano, altre rischiano di far fuori specie autoctone - anche di grande valore economico - altre ancora richiedono grandi investimenti economici per venire eradicate.

Ogni dieci anni i costi triplicano: solo nel 2017 le specie invasive ci sono costate 162,7 miliardi di dollari, venti volte il budget dell'OMS e dell'ONU messe insieme. Per contrasto, si legge nello studio, le risorse messe in campo per combattere le specie esotiche sono una frazione di quelle che servirebbero, e anche i costi dell'invasione vengono sottovalutati e spesso ignorati.

Secondo gli autori, è necessario sensibilizzare sull'argomento non solo chi prende le decisioni e muove i soldi, ma anche il pubblico, che è generalmente ignaro di questa piccola (ma neanche tanto piccola) crisi economico/ambientale in corso.

17 aprile 2021 Gabriele Ferrari
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