Un insetto "scoreggione" potrebbe dare la svolta per costruire motori d'aereo più efficienti.
Camera di combustione naturale. Il coleottero bombardiere si difende con un getto ad alta pressione di acqua bollente, orientabile in più direzioni. Foto:© Thomas Eisner e Daniel Aneshansley, Cornell University. |
Un insetto che “spruzza” i suoi nemici con un getto di liquido bollente ad alta pressione potrebbe essere la chiave per un importante passo avanti nell'industria aeronautica. Andy McIntosh, dell'Università di Leeds, in Inghilterra, crede infatti che il meccanismo del sistema di difesa dei coleotteri bombardieri (Brachinus sp.) possa essere copiato per riaccendere i motori degli aerei, una necessità che si presenta a altitudini elevate a causa della bassissima temperatura (-50°C). Tale operazione è effettuata generando un flusso di radicali liberi dell'ossigeno che poi è convogliato nella camera di combustione del motore, dove dà fuoco al combustibile. Tuttavia, produrre un getto potente e ben regolato in un ambiente a bassa pressione non è impresa semplice. E qui entrano in gioco i coleotteri.
Gavettoni incandescenti. Questi insetti infatti si difendono da ragni, rane, formiche e altri predatori colpendoli con uno spruzzo di liquido bollente ad alta pressione che emettono da un ostiolo collocato all'estremità posteriore del corpo. La potenza e la precisione del getto sono determinati dalla forma e dalla dimensione della camera di combustione e dell'apertura da cui fuoriesce il liquido. Studiare il sistema di difesa dei coleotteri bombardieri potrebbe dunque condurre alla progettazione di un dispositivo che inietti il flusso di radicali liberi nella camera di combustione del motore con una maggiore precisione.
Bombardieri sotto osservazione. È quanto farà un team inglese ai blocchi di partenza con un'innovativa ricerca che per tre anni studierà il meccanismo delle “esplosioni” dei coleotteri con ausilio di computer e modelli matematici. «In effetti il sistema di difesa dei coleotteri bombardieri è una vera e propria forma di combustione - spiega McIntosh - e comprendere e copiare un simile meccanismo naturale sarebbe molto significativo per la ricerca nel campo della combustione stessa».
(Notizia aggiornata al 11 febbraio 2004)