Il calamaro gigante, il cui nome scientifico è Architeuthis princeps, può arrivare a misurare circa 18 metri di lunghezza totale: il corpo raggiunge i 5-6 metri e i tentacoli arrivano a 12 metri. È un mollusco cefalopode relativamente raro, che vive a grandi profondità nell’Oceano Atlantico e nel Pacifico. Ha suscitato numerose leggende di mare (molti lo ricorderanno nel romanzo di Jules Verne 20 mila leghe sotto i mari). Come gli altri calamari, appartiene all’ordine dei decapodi: oltre agli otto tentacoli presenti nei polpi, ne possiede altri due più lunghi degli altri. Tra i polpi, il più grosso è l’Octopus dofleini: nel 1957, al largo delle coste occidentali del Canada ne fu pescato un esemplare con un’apertura dei tentacoli di dieci metri. Nel Mediterraneo si trovano il calamaro comune (Loligo vulgaris), lungo fino a 1 metro e 20 centimetri compresi i tentacoli, che vive nella zona litoranea sui fondali sabbiosi, e l’Ommastrephes bartrami, specie affine che supera il metro di lunghezza e vive in alto mare compiendo ogni tanto spettacolari balzi fuori dall’acqua.