La formula per crescere più sani e forti? L'hanno trovata dei pulcini di molotro, uccello parassita che invade i nidi altrui, ma che, invece di cacciare gli occupanti, sceglie una proficua convivenza.
![]() | ||
Un nido di febe con un ospite poco desiderato: quello con la bocca spalancata sulla destra è infatti un pulcino di molotro. La convivenza nel nido altrui gli permetterà di crescere più forte degli altri pulcini legittimi. Foto: © Màrk E. Hauber |
Meglio accompagnati che soli e… “I piccoli di molotro crescono più in fretta quando nel nido in cui nascono, oltre ai genitori ospite, ci sono anche i pulcini legittimi - spiega Rebecca M. Kilner, membro del gruppo di scienziati - Di solito i pulcini degli uccelli parassiti uccidono la covata ospite per assicurarsi di non avere rivali nella richiesta di cibo. In questo caso non lo fanno, ma condividono il nido con i fratellini acquisiti”.
Sono stati studiati 20 nidi di febe orientale (Sayornis phoebe) una delle cento e più specie che il molotro usa come ospite. In genere gli uccelli professionisti nel "parassitismo di cova" depongono il proprio uovo tra quelli di un'altra specie: al momento della schiusa, il pulcino si adopera per buttare fuori dal nido le uova, o uccidere i piccoli, e prende possesso della nuova casa, sfruttando i genitori adottivi che non si accorgono dell'inganno.
Meglio in coro che solisti. Nel caso dei molotro si è visto che la condivisione del nido con i pulcini di febe ne favoriva la crescita. In pochi giorni i piccoli approfittatori aumentavano di peso e taglia di circa il 14% in più rispetto a quelli che occupavano il nido da soli, dopo averne cacciato i legittimi occupanti. Secondo i ricercatori questo accade perché le invocazioni di richiesta di cibo di tre pulcini insieme stimolano più intensamente i genitori rispetto ad un unico pigolio. E soprattutto perché i genitori sono più recettivi se nel nido, oltre al piccolo invasore, è presente anche la propria prole. In questo caso non ci sono sconfitti nella competizione naturale. Invasori e invasi sopravvivono entrambi.