Animali

Pterosauri ai raggi X

Una Tac di crani fossili dimostra che i rettili volanti del Triassico avevano un cervello capace di organizzare le informazioni sul volo e sull'equilibrio con straordinaria efficienza.

Pterosauri ai raggi X
Una Tac di crani fossili dimostra che i rettili volanti del Triassico avevano un cervello capace di organizzare le informazioni sul volo e sull'equilibrio con straordinaria efficienza.

Anhanguera (in primo piano) e Rhamphorhynchus  avevano entrambi un flocculo (in verde) molto largo.  Occupava circa il 7,5 per cento della massa totale del cervello del pterosauro. Negli uccelli moderni questa zona del cervelletto incaricata dell'equilibrio raggiunge a stento il 2 per cento. Illustrazione:  ©Ryan Ridgely e Kyle McQuilkin.
Anhanguera (in primo piano) e Rhamphorhynchus avevano entrambi un flocculo (in verde) molto largo. Occupava circa il 7,5 per cento della massa totale del cervello del pterosauro. Negli uccelli moderni questa zona del cervelletto incaricata dell'equilibrio raggiunge a stento il 2 per cento. Illustrazione: ©Ryan Ridgely e Kyle McQuilkin.

Lo studio di due crani di pterosauro e la ricostruzione tridimensionale del loro cervello, hanno permesso ai ricercatori americani della Ohio University di confermare una tesi sino a questo momento sospettata, ma non fondata: i rettili del Triassico superiore non erano animali pesanti e incapaci di voli acrobatici, ma volatili atletici e lesti.
Tramite un'accurata Tac, i ricercatori hanno ricostruito un modello tridimensionale dei crani di due specie di pterosauro, Rhamphorhynchus muensteri e Anhanguera santanae , la cui analisi sarebbe stata impossibile, data la delicatezza dei due fossili. E hanno scoperto che il flocculo, una regione del cervelletto che integra le informazioni sull'equilibrio che giungono da diverse parti del corpo e le trasmettono agli occhi, è molto pronunciato.
Computer di bordo. Queste aree del cervello raccoglievano informazioni tramite le sensibili membrane delle larghe ali e aiutavano i rettili a orientarsi anche nei voli più acrobatici: il sistema permetteva dunque un eccellente controllo delle loro evoluzioni. Oltre a questa peculiare caratteristica, gli studiosi hanno anche scoperto che il loro cervello aveva una struttura molto simile a quella degli uccelli: per esempio, i lobi olfattivi erano ridotti e quelli ottici molto grandi, proprio come i “moderni” uccelli che sono più interessati a vedere e non ad annusare.
Ala “rotante”. Gli pterosauri avevano un'apertura alare di 7 metri, una struttura così perfetta da pesare, in proporzione, 4 volte meno di un aliante (circa 17 kg), ed erano ottimi planatori a volo radente sull'acqua. Le loro ali, simili a quelle dei nostri pipistrelli, erano formate da una plica della pelle tesa tra le caviglie e le gambe, e l'estremità delle braccia allungate. Circa a metà della sua estensione, l'ala era sostenuta da un osso del polso molto allungato e dal quarto dito. Alcuni pterosauri pescavano usando le fauci anziché gli artigli: fauci munite di denti affilati per catturare con un morso i pesci al volo.

(Notizia aggiornata al 19 novembre 2003)

10 novembre 2003
Ora in Edicola
Scopri il mondo Focus. Ogni mese in edicola potrai scegliere la rivista che più di appassiona. Focus il magazine di divulgazione scientifica più letto in Italia, Focus Storia per conoscere la storia in modo nuovo ed avvincente e Focus Domande & Risposte per chi ama l'intrattenimento curioso e intelligente.

Settant’anni fa agli italiani arrivò un regalo inaspettato: la televisione. Quell’apparecchio – che pochi potevano comprare e quindi si vedeva tutti insieme – portò con sè altri doni: una lingua in comune, l’intrattenimento garantito, le informazioni da tutto il mondo. Una vera rivoluzione culturale e sociale di cui la Rai fu indiscussa protagonista. E ancora: i primi passi della Nato; i gemelli nel mito e nella società; la vita travagliata, e la morte misteriosa, di Andrea Palladio; quando, come e perché è nato il razzismo; la routine di bellezza delle antiche romane.

ABBONATI A 29,90€

I gemelli digitali della Terra serviranno a simularne il futuro indicando gli interventi più adatti per prevenirne i rischi ambientali. E ancora, le due facce dell’aggressività nella storia dell’evoluzione umana; com’è la vita di una persona che soffre di balbuzie; tutti gli strumenti che usiamo per ascoltare le invisibili onde gravitazionali che vengono dall’alba dell’universo; le pillole intelligenti" che dispensano farmaci e monitorano la salute del corpo.

ABBONATI A 31,90€
Follow us