Se l'aumento delle temperature continuerà con i ritmi attuali, gli scienziati stimano che il 90% delle barriere coralline tropicali potrebbe scomparire entro il 2050. A metterle a rischio è, a livello locale, la pesca indiscriminata, e a livello generale, il riscaldamento globale, da cui dipende l'innalzamento delle temperature dei mari e quindi la minaccia per questi organismi.
Proteggere loro vuol dire tutelare la biodiversità e la salute del nostro Pianeta. Alla barriera corallina infatti sono legate molte altre specie viventi che prendono nutrimento e si riproducono qui. È quindi necessario intervenire per salvaguardare questo tesoro subacqueo. Ma come fare?
Il progetto di Mars, che ripristina gli ecosistemi subacquei e li protegge
Mars – la multinazionale che opera con diversi brand, tra cui Sheba, nel settore pet e dolciario, per rispondere alle esigenze dei nostri amici a quattro zampe e delle persone – protegge da anni questi luoghi preziosi con diversi progetti. A partire dal 2010 si è impegnata per studiare le barriere coralline e trovare un modo efficace per restaurarle, così come si farebbe con un edificio di elevata importanza storica e artistica. Ne è nato un metodo che si chiama Mars Assisted Reef Restoration System (MARRS) e che utilizza dei "mattoncini" speciali per ripristinare i coralli. Nelle zone ormai spoglie delle barriere coralline e negli spazi inariditi, che sono compresi fra tratti in cui è ancora presente il corallo vivo, sono state installate delle reti esagonali in acciaio, chiamate Reef Stars, ricoperte di sabbia e frammenti di corallo. Queste sono servite per velocizzare la crescita del corallo e promuovere il ripristino funzionale della barriera.
La ripopolazione ha dato nuova vita a queste zone di mare dove finalmente è ricominciata la produzione di larve, la creazione di nursery e si sono rivitalizzate le stazioni di foraggio per le specie migratorie. Tra le altre specie, sono tornati anche gli squali e le tartarughe.
Il progetto ha avuto un tale successo che si è diffuso anche geograficamente. Mars ha cominciato a sperimentarlo in Indonesia e, a partire dal 2019, lo ha applicato sulla Barriera mesoamericana, al largo delle coste del Messico, e sulla Grande barriera corallina australiana. È stata l'occasione per stringere collaborazioni con le comunità locali, con operatori turistici del settore o con le università della zona, come la James Cook University nel Queensland, in Australia.
Con un investimento di 10 milioni di dollari, a partire dal 2010, sono stati piantati più di 285.000 frammenti di coralli e 19.000 di reef stars (le reti di acciaio esagonali).
La copertura corallina è aumentata dal 5% al 55%, per un'estensione pari a 40.000 mq di barriera.
L'avventura per Mars però continua. SHEBA® Hope è il progetto che si ripromette di ripristinare 185.000 metri quadri di barriera corallina entro il 2029. Ognuno di noi può partecipare guardando "Il Film che cresce i coralli" su YouTube. Con le visualizzazioni delle pubblicità, infatti, si attivano le donazioni a favore di The Nature Conservancy che aiutano a supportare la ricostruzione della barriera corallina.
Guarda il video:
Ma perché il benessere dei nostri gatti è legato alla barriera corallina?
Sappiamo tutti quanto i gatti amino il pesce e quanto sia importante dare ai nostri amici a quattro zampe del cibo di alta qualità. Ma questa semplice azione non dovrebbe mai andare a spese del pianeta.
Rigenerare la barriera corallina è utile a garantire una popolazione ittica più abbondante e sostenibile per le prossime generazioni. La sua esistenza, infatti, è vitale per quasi 500 milioni di persone che si affidano a lei per cibo, reddito e protezione costiera.
Scopri di più su Mars, SHEBA® Hope Reef e SHEBA® Filets.