Gli adrosauri sono una famiglia di dinosauri che dominò la Terra (almeno numericamente, visto che erano erbivori) durante il Cretaceo, fino al momento della loro estinzione. Noti anche come dinosauri a becco d'anatra per via della forma peculiare del loro becco, si trovano in grande abbondanza nei depositi fossiliferi del Nord America e in Asia. Negli ultimi anni, però, abbiamo cominciato a trovarli anche altrove: tre anni fa, per esempio, fu scoperto il primo adrosauro africano. E ora uno studio pubblicato su Science Advances descrive Gonkoken nanoi, il primo adrosauro sudamericano scoperto in Cile: adesso dobbiamo capire come ci è arrivato.
Dieci anni di lavoro. L'esemplare, lungo 4 metri e pesante una tonnellata, è stato scoperto nella Patagonia cilena nel 2013: ci sono voluti dieci anni di analisi per identificarlo e battezzare la nuova specie a cui appartiene. Gonkoken nanoi, ci dicono le sue ossa, era un erbivoro, che si muoveva alternativamente a due o quattro zampe a seconda delle necessità: in questo modo poteva raggiungere il cibo sia in cima agli alberi, sia a livello del terreno. L'analisi della morfologia dell'animale ha rivelato che non si trattava di un adrosauro in senso moderno: non apparteneva quindi alla famiglia Hadrosauridae ma alla superfamiglia Hadrosauroidea, che comprende gli adrosauri e i loro parenti più stretti – tra cui, appunto, Gonkoken nanoi.
Lungo viaggio. Gonkoken è il quinto dinosauro che viene scoperto in Cile, e la sua presenza nell'area ha sorpreso i paleontologi. Gli adrosauri e i loro antenati (tra cui gli iguanodonti) vivevano prevalentemente in Nord America, ma nel corso della loro evoluzione devono aver attraversato un periodo di migrazioni che li ha portati un po' in tutto il mondo. Compresa appunto la Patagonia: ora il team che ha scoperto Gonkoken vuole capire quando e come i suoi antenati hanno abbandonato i futuri Stati Uniti e sono arrivati fino in Cile.