Una delle conseguenze più evidenti dei cambiamenti climatici e del generale aumento delle temperature è che la primavera arriva sempre un po' prima, anno dopo anno: le piante fioriscono prima, e con loro tutto l'ecosistema. Si tratta di un problema enorme: gli animali hanno cicli di vita dettati dalle stagioni, e stanno soffrendo per questo slittamento.
Un aiuto dall'uomo. Gli uccelli migratori, per esempio, sono "tarati" per mettersi in viaggio con i tempi giusti per giungere a destinazione quando il nutrimento è all'apice dell'abbondanza, ma se la bella stagione inizia prima rischiano di arrivare in ritardo, e perdersi così il periodo migliore per crescere i loro pulcini. Uno studio pubblicato su Nature Ecology & Evolution suggerisce che una mano agli uccelli migratori possa arrivare proprio dall'uomo, che può "addestrarli" a modificare le loro rotte per farli arrivare in luoghi dove il nutrimento non manca.
Viaggio a nord. L'esperimento raccontato nello studio è stato fatto su una popolazione di balia nera, un piccolo uccello passeriforme parente del comune pettirosso, che ogni anno compie il lungo viaggio andata e ritorno tra l'Africa e l'Europa settentrionale – in particolare in Olanda. È qui che gli uccelli sono stati catturati dal team e trasportati più a nord, in Svezia, nella contea della Scania, la più meridionale del Paese.
Lauto pasto. La distanza tra il luogo di cattura e quello di rilascio era di circa 600 km: può sembrare tanto, ma la balia può percorrerla in un paio di giorni durante la sua migrazione. Il motivo di questa scelta è legato… ai bruchi di diverse farfalle che si imbozzolano in primavera, e diventano quindi il pasto privilegiato di questi uccelli migratori e dei loro pulcini.
(Re)imparare a migrare. Con l'arrivo anticipato della primavera, i bruchi olandesi hanno cominciato a chiudersi nel bozzolo prima del tempo, con il risultato che le balie arrivano in Olanda quando il cibo comincia a scarseggiare. Quegli stessi bruchi raggiungono il loro picco in Svezia due settimane dopo: quando i migratori soggetti dell'esperimento sono stati trasportati nella Scania hanno trovato la stessa quantità di cibo che si aspettavano di trovare in Olanda, e hanno potuto nutrire a dovere i pulcini.
Addestramento compiuto. L'aspetto più interessante dello studio è che è stato compiuto su più anni, e si è quindi potuto osservare il comportamento delle balie nell'anno successivo all'"addestramento": tutti i pulcini nati l'anno precedente e aiutati a migrare in Svezia hanno seguito lo stesso percorso l'anno successivo, dimostrando di avere imparato ad adeguare il loro cronoprogramma ai cambiamenti climatici.