Per i maschi del polpo di Sydney (Octopus tetricus) la vita amorosa può essere complicata: secondo uno studio le femmine di questa specie sono infatti solite lanciare oggetti (sassi, conchiglie, alghe) all'indirizzo dei maschi troppo insistenti. Che questi animali fossero in grado di impugnare qualcosa con i tentacoli e di scagliarlo lontano non è una novità. I polpi sono infatti capaci di afferrare oggetti di diverse forme e di lanciarli a distanze considerevoli grazie a un potente getto d'acqua emesso dal loro sifone. Ciò che fino a oggi i biologi ignoravano, erano le ragioni di questo curioso comportamento.
Per scoprirle Peter Godfrey-Smith e i suoi colleghi hanno installato una telecamera subacquea nelle acque della costa orientale dell'Australia, in una zona molto frequentata dai polpi. Le immagini hanno lasciato pochi dubbi: l'abitudine di scagliare oggetti è stata osservata soprattutto nelle femmine ai danni di maschi che avevano tentato accoppiamenti inopportuni. La mira delle femmine è però migliorabile, perché solo un terzo dei colpi è andato effettivamente a segno centrando il bersaglio.
Rabbia o frustazione?. I polpi non sono gli unici animali a lanciare oggetti: lo fanno diverse specie di scimmie e anche alcuni uccelli e insetti ma per motivi diversi - per sembrare ancora più aggressivi, per spaventare i predatori o per disorientare una preda. In generale, il bersaglio è quindi un animale di specie diversa. Un'altra interpretazione di questo comportamento è che le femmine di polpo non vogliano deliberatamente colpire i maschi, ma lancino pietre e ciò che trovano sul fondale per scaricare la propria frustrazione...