Che verso fa un pipistrello? Verrebbe da dire che non lo sappiamo, o meglio che non l'abbiamo mai sentito: i pipistrelli emettono suoni ad altissima frequenza che usano per l'ecolocazione, cioè la capacità di ricostruire l'ambiente intorno a loro basandosi sui "rimbalzi" di questi suoni. Alcuni pipistrelli, però, fanno anche un altro verso, che potenzialmente possiamo sentire anche noi con il nostro udito limitato: un ruggito a bassissima frequenza che ricorda, per qualità e anche per il modo in cui è prodotto, il cosiddetto growl di certi cantanti metal (o se volete un riferimento più colto, il canto difonico tuvano). I segreti dei pipistrelli metal sono riportati in uno studio pubblicato su PLOS Biology.
Corde vere e corde false. Lo studio sulle capacità vocali dei pipistrelli è stato condotto usando come base la laringe del vespertilio di Daubenton, diffuso in Europa (Italia compresa) e Asia. Otto laringi sono state "estratte" da esemplari morti, ed esposte poi a un flusso d'aria direzionato in modo da simulare il suo passaggio dai bronchi all'esterno. La laringe è stata poi filmata ad altissima definizione, e il video risultante usato per studiare il movimento delle corde vocali. Di entrambe le paia: come anche noi umani, infatti, i pipistrelli hanno, oltre alle corde "vere" (quelle usate per produrre i loro strilli), un paio di corde "false" collocate sopra le altre. Sono quelle che, come dicevamo, i cantanti metal usano per produrre il loro "ruggito" a bassa frequenza; e nel vespertilio hanno lo stesso compito: emettere un ringhio tra 1 e 5 kHz, molto basso ma ancora udibile anche per le nostre orecchie.
Meglio dei migliori cantanti. Un'altra caratteristica scoperta con questo studio è la presenza di membrane molto sottili che partono dalle corde vocali vere, e che possono vibrare molto velocemente: in questo modo i pipistrelli riescono a raggiungere le frequenze altissime (e per noi inudibili) che usano per l'ecolocazione. Considerando i suoni prodotti dalle corde false e da quelle vere, il vespertilio ha dimostrato di avere un'estensione vocale di sette ottave: in media noi esseri umani ci attestiamo sulle tre o quattro, e solo alcuni fenomeni del canto raggiungono le cinque. Se da un lato però sappiamo a cosa serve arrivare così in alto, non abbiamo ancora la certezza sui ruggiti: quello che abbiamo constatato per ora è che i pipistrelli tendono a emetterli quando sono in compagnia, soprattutto quando sono in troppi, il che potrebbe indicare che il loro ringhio gutturale è un segno di stress.