Nei prossimi anni l'industria dell'energia del vento è destinata a crescere sempre di più, e possiamo aspettarci di vedere sempre più pale eoliche in giro per il mondo. E dobbiamo quindi imparare a minimizzare il loro impatto sulla fauna locale: solo negli Stati Uniti, ogni anno, quasi un milione di uccelli e altrettanti pipistrelli muoiono "inghiottiti" dalle pale.
LE PRINCIPALI Vittime. Un nuovo studio pubblicato su Scientific Reports e condotto da un'equipe dell'università dell'Exeter dimostra che c'è una specie di pipistrello che, per ragioni ancora da chiarire, sembra essere particolarmente attratta dalle pale eoliche, ed è quindi una delle loro vittime principali – un dato da tenere in considerazione quando si parla del loro impatto ambientale.
Lo studio ha interessato 23 parchi eolici inglesi, messi a confronto con altrettante zone limitrofe, e quindi prive di pale. Qui il team ha misurato la presenza di Pipistrellus pipistrellus, il pipistrello nano, e ha scoperto che intorno alle pale eoliche ci sono in media un terzo in più degli esemplari rispetto ad altre aree usate come riferimento, e che due terzi degli eventi "ad alta attività" (potremmo chiamarli assembramenti...) avvengono intorno alle pale.
La metà dei casi. L'animale mostra quindi una chiara preferenza per i parchi eolici rispetto a zone più selvatiche; non solo: il team ha monitorato anche un'altra specie di pipistrello (Pipistrellus pygmaeus, il pipistrello pigmeo o soprano) e ha scoperto che, a differenza del cugino, la sua attività non si intensifica intorno alle pale eoliche. Perché quindi al pipistrello nano piacciono così tanto, al punto che in Europa questo animale rappresenta il 50% delle morti totali "per pale" di tutte le specie di pipistrello?
La prima considerazione da fare a riguardo è che l'attività dei pipistrelli non è uniforme nel corso della giornata: gli eventi sociali tendono a verificarsi di notte, quando c'è meno vento e le pale girano più lentamente. Per quel che riguarda il "perché", la spiegazione più probabile è che intorno alle pale si riuniscano anche molti insetti, le prede predilette dei pipistrelli, che sarebbero quindi attirati dall'opportunità di un facile banchetto.
Seconda ipotesi. L'altra ipotesi è che gli animali siano attratti dalla presenza di altri pipistrelli, il che significa che le pale eoliche sono un luogo di socialità: è però una teoria incompleta, che spiega il "come" ma non il "perché".
Quello che è sicuro è che la passione dei pipistrelli nani per le pale eoliche sta creando non pochi problemi alla popolazione europea: secondo gli autori dello studio bisogna sviluppare strategie di contrasto a questi incidenti, per esempio spegnendo le pale eoliche di notte invece di lasciarle andare a regime ridotto.