Quando il biologo marino Chris Lowe ha postato su Twitter questa foto, scattata nell'Isola di Santa Catilina (al largo della California meridionale) dove il ricercatore studia gli squali, lo scatto è diventato virale. La scena di un cervo mulo (Odocoileus hemionus) che lecca il capo di un urcione delle Channel Island (Urocyon littoralis), una specie di volpe endemica dell'isola, è stata da molti paragonata a un accostamento da film Disney.
I know it's not a shark, but I saw a buck licking an Island fox's head today. Never seen that before! pic.twitter.com/Fxngr8Hkr2
— Chris Lowe (@CSULBsharklab) 11 ottobre 2017
Finché Mike Cove, biologo e mammatologo, ha postato un commento più da addetto ai lavori: «Alle Isole Keys (Florida) scene del genere sono quasi all'ordine del giorno» ha scritto allegando la foto di un daino che lecca il muso di un gatto. «Interessante che capiti sulle isole - ha aggiunto - di sicuro, un modo per favorire la trasmissione di malattie».
We get this all the time in the Keys....interesting that it is happening on islands. Certainly a pathway for disease transmission. pic.twitter.com/xDZ4Ngjz8G
— Mike Cove (@mike_cove) 12 ottobre 2017
In buona compagnia. Le telecamere nascoste piazzate da Cove a scopo di ricerca nell'arcipelago del sudest degli Stati Uniti hanno documentato altri quadretti simili, come un cervo che sembrava zampettare attorno a un pavone, o un daino che riceveva un servizio di "grooming" sul muso da un procione. Come spiegare queste curiose relazioni animali? E quanto sono diffuse?
Liberi e "di strada". Secondo Cove due potrebbero essere i fattori che in ecosistemi isolati come le Keys e Santa Catilina favoriscono questo tipo di incontri. Il primo è la quasi assoluta mancanza di grandi predatori (come lupi o leoni di montagna) che rende i cervi meno timidi e guardinghi del solito. Il secondo è un motivo geografico: l'ambiente circoscritto delle isole e la presenza dell'uomo che con i suoi avanzi di cibo funge da catalizzatore, rendono più frequenti gli incroci tra queste specie.
A chi serve? Questo però non spiega perché i cervi si siano messi a leccare altri piccoli animali. Qualcuno scomoderebbe il mutualismo osservato tra alcune specie di pesci: ma se un procione può avvantaggiarsi di zecche e pulci sul muso dei daini, il discorso non funziona con volpi e gatti.
Integratore di sali. Un dato di fatto: essere leccati sul muso è tutto sommato un'esperienza piacevole (come sembra di capire dall'espressione della volpe); dal canto suo, il cervo potrebbe avvantaggiarsi del sale che la brezza marina trasporta sul pelo dell'amica, e approfittarne per integrare la dieta.
Ma di depositi di sale sono piene le rocce e la vegetazione: che bisogno c'è di scomodare una volpe?
La spiegazione più semplice. Più banalmente, potrebbe trattarsi di un contatto tra due animali incuriositi l'uno dall'altro, un'occasione di scambio casuale, non necessariamente spiegabile con un comportamento istituzionalizzato. Tutto sommato anche gli animali hanno diverse personalità, e talvolta si comportano in modo bizzarro. Non è detto che tutti i cervi di Santa Catilina lecchino le volpi: potrebbe essersi trattato di una scena casuale e tutto sommato - per il biologo che l'ha fotografata - fortunata.
E non è neanche così assodato che sia un fatto positivo: i contatti muso a muso possono facilitare la trasmissione di rabbia, vermi intestinali e altre forme di parassitosi o infezioni virali.