16 anni fa, nel 2007, un gruppo di biologi marini scoprì per la prima volta un comportamento curioso in un esemplare di megattera, osservando il cetaceo rotolarsi nel kelp, le alghe brune note in italiano come laminarie diffuse in tutti i mari nel mondo. Da allora, questa abitudine è stata riscontrata occasionalmente in esemplari isolati (questo, per esempio, è uno studio del 2012 che ne parla), ma mai approfondita in modo sistematico. Lo fa ora uno studio pubblicato sul Journal of Marine Science and Engineering, che conferma come il cosiddetto "kelping" sia un fenomeno globale, e avanza anche delle ipotesi per spiegarlo.
Tutti voglion fare kelping. Le megattere (come d'altra parte gli altri membri del sottordine Mysticeti, tra cui balenottere e balene franche) interagiscono spesso con gli oggetti che trovano in acqua, e sono state osservate giocare con pezzi di legno ma anche, purtroppo per loro, con reti da pesca. Non solo: sono state osservate più volte (guardate per esempio questo video, del quale avevamo parlato qui) nell'atto rotolarsi sul fondale usando la sabbia come uno scrub.
Il loro rapporto con il kelp è però particolare, e per la prima volta è stato documentato non in casi isolati ma in 95 diversi esemplari diffusi in tutto il mondo, dal Pacifico all'Atlantico fino alle coste dell'Australia. È la prima prova che il kelping è un'abitudine globale, non un "vizio" di esemplari separati, ed è qualcosa che tutte le megattere del mondo conoscono.
Gioco, ma anche medicina? Perché però questi cetacei amano giocare con dei ciuffi di alghe marroncine? Lo studio suggerisce innanzitutto che si tratti, appunto, di un gioco, un'attività ricreativa che promuove anche i rapporti sociali e aiuta a sviluppare coordinazione e mobilità. Ma anche che il kelp abbia delle proprietà particolari, e non sia scelto a caso: sfregarselo addosso è un modo per eliminare i parassiti cutanei, ed è possibile (ma ancora da verificare) che le alghe brune abbiano anche proprietà antibiotiche che proteggono ulteriormente da infezioni e agenti esterni.
Igiene orale. Se così fosse, si potrebbe spiegare anche come mai le megattere (che come tutti i misticeti non hanno denti ma fanoni) sono solite mordere il kelp e portarselo sott'acqua: secondo lo studio potrebbe essere un modo per "lavarsi la bocca". Insomma, per le megattere le alghe brune sono un divertimento e una panacea; i cambiamenti climatici, però, ne stanno cambiando la distribuzione negli oceani, e questo potrebbe avere conseguenze negative sui cetacei – o costringerli a trasferirsi.