I loro otto tentacoli provvisti di ventose li rendono in grado di attaccarsi saldamente a qualsiasi superficie, ma non al proprio corpo. Questo perché, secondo un recente studio del BioMimetics and Cognitive Robotics Laboratory del Brooklyn College di New York, e pubblicato su Current Biology, sulla pelle del polpo è presente un meccanismo di auto riconoscimento. Secondo Frank W.
Grasso, co-autore dello studio e direttore dell’Istituto, sebbene rimangano ancora molti misteri sulla complessa rete neurale del polpo, le ultime ricerche condotte in laboratorio sul comportamento di tentacoli amputati avrebbero permesso di comprenderne il funzionamento. È stato infatti scoperto che quando le ventose entrano in contatto con un’altra superficie un riflesso locale innesca l’attaccamento; queste però non si attaccano al tentacolo stesso o ad altri in cui la superficie della pelle sia intatta. Se, invece, la pelle dei tentacoli viene rimossa, le ventose di quello amputato vi aderiscono.







