Accade spesso in natura che il colore delle piume o del mantello dei piccoli sia molto differente da quello dei genitori: ciò succede frequentemente tra gli uccelli, in particolare quelli che nidificano a terra, dalle uova dei quali schiudono pulcini in grado di allontanarsi dal nido già a distanza di poche ore dalla nascita. Per questi pulcini è fondamentale mimetizzarsi nell'ambiente, evitando così di essere predati dagli animali carnivori.
Nel caso del gallo selvatico, infatti, i pulcini sono di colore marroncino, il più adatto a confondersi con la vegetazione circostante; ma nei pulcini del gallo domestico, che da secoli vivono in condizioni artificiali dove l'unico vero predatore è l'uomo che però è interessato o alle uova o agli adulti e non certo ai pulcini - si manifestano colori diversi: più spesso il giallo - anche incentivata da mangimi a base di carotenoidi -, ma anche il nero, il marrone, il bianco e il grigio. Tutti questi colori si sono conservati perché, in condizioni di allevamento, non è importante per gli uccelli mimetizzarsi. Ed è la selezione operata dall'uomo che ha fatto prevalere un colore su altri. E il giallo è piaciuto di più.
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