Il ferro non serve a favorire la locomozione su terreni impervi, ma a proteggere lo zoccolo e a fare in modo che non si consumi. Lo zoccolo è un’unghia di cheratina, il materiale che costituisce anche le unghie dell’uomo. È formato da una lamina verticale, dura e insensibile, che si rimbocca al margine inferiore per un piccolo tratto, e forma la porzione che si posa sul terreno. La superficie che si trova all’interno, la solea, è costituita anch’essa da cheratina, che ha però una struttura meno compatta. Lo zoccolo si allunga mediamente 5 millimetri al mese: se la velocità con cui si consuma non supera la velocità di crescita, non è necessario ferrare il cavallo. Questo avviene quando l’animale vive allo stato brado, dove il cavallo passa la maggior parte della giornata (anche 18 ore) brucando e, solo occasionalmente, fa piccole corse. In maneggio invece il cavallo è costretto a muoversi velocemente, percorrendo lunghi tragitti, spesso anche su superfici dure. In questa situazione lo zoccolo non ferrato si usura e la parete si rompe, esponendo i tessuti sottostanti, sensibili.