Animali

Perché alcuni orsi neri stanno diventando rossi?

In alcune zone degli Stati Uniti si sta diffondendo una variante genetica che rende rosso il mantello degli orsi neri.

Ursus americanus è il nome latino di quello che chiamiamo "orso nero", ma che probabilmente dovremo abituarci a chiamare con il suo altro nome, cioè "baribal". Questo perché… non tutti gli orsi neri sono neri, e anzi una mutazione genetica comparsa per la prima volta negli Stati più occidentali d'America si sta diffondendo sempre di più, virando il colore del loro mantello verso una sfumatura di rosso. Lo dimostra uno studio pubblicato su Current Biology che traccia le origini di questa mutazione e prova anche a ipotizzare come mai stia avendo successo.

Rosso a ovest, nero a est. Lo studio, una collaborazione internazionale tra Stati Uniti e Giappone, ha analizzato il DNA di 151 esemplari di orso nero in Nord America, scoprendo innanzitutto che gli animali che vivono più a ovest (Nevada, Arizona, Idaho) hanno una probabilità maggiore di avere il pelo rosso (color cannella, per la precisione, stando allo studio) rispetto a quelli che stanno sulla costa est. Il team ha anche individuato il gene, chiamato TYRP1, e la mutazione responsabile del cambio di colore: chiamata R153C, è una variante simile a quella che in noi umani contribuisce a causare l'albinismo, schiarendoci i capelli e la pelle. Gli orsi rossi, però, non hanno gli stessi problemi di vista presenti nelle persone albine, e in generale non mostrano differenze apprezzabili con gli orsi neri, colore a parte.

 

A cosa serve? D'altra parte, lo studio non è riuscito a individuare neanche quali possano essere i vantaggi della pelliccia rossa: per esempio non sembra aiutare nella termoregolazione (si pensava che un pelo più chiaro potesse avere un effetto sulla temperatura corporea), né nella competizione con altre specie di orso di colore simile (il bruno e il grizzly); nello studio si legge che comunque l'ipotesi più accreditata rimane quella che sia un adattamento che dà un qualche vantaggio. Infine, la questione geografica: la mutazione è comparsa per la prima volta nell'ovest degli Stati Uniti circa 9.000 anni fa, e da allora non ha avuto abbastanza tempo per distribuirsi nel resto d'America, perché per arrivarci gli orsi rossi dovrebbero fare un giro molto lungo per evitare le pianure statunitensi, e passare dal Canada. Ecco perché ci sono più orsi rossi a ovest: la mutazione si sta spostando verso est, ma lo fa molto lentamente.

29 dicembre 2022 Gabriele Ferrari
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