Animali

Per pranzo, l'alligatore: parola di lontra

Pensavate che gli alligatori fossero i re indiscussi dei corsi d'acqua dolce? Dopo aver visto queste immagini dovrete ricredervi...

Ci eravamo appena ripresi dalle immagini della lotta feroce tra un pitone e un coccodrillo in un lago australiano quando sul web hanno iniziato a circolare queste foto: stavolta a infierire sul rettile è una lontra di fiume, sorpresa in un momento - è proprio il caso di dirlo - di fame "assassina".

Non ci vedo più dalla fame
Le foto sono state scattate nel 2011 da Geoff Walsh, un visitatore della Riserva Nazionale del Lago Woodruff, in Florida, ma pubblicate su Facebook solo giovedì scorso. Lontre come questa (una Lontra canadensis) si trovano all'apice della catena alimentare nella maggior parte del continente nordamericano, ma si nutrono in genere di piccoli pesci, crostacei, molluschi, uccelli, rane e rettili di ridotte dimensioni. Per attaccare un alligatore di 1,5 metri di lunghezza, il mammifero di circa 13 chili doveva essere davvero affamato.

Una diversa distribuzione delle forze
In ogni caso, non è una sorpresa vederla vincere contro quello che è comunemente considerato uno dei più temibili predatori d'acqua dolce. Intanto, perché anche la lontra (a scapito della nomea da tenerona) è un carnivoro astuto e intraprendente; inoltre, il mustelide ha dalla sua una resistenza che l'alligatore può solo sognare.

«La lontra resiste a lungo alla fatica, mentre l'alligatore è come una granata, con un'energia esplosiva che non dura a lungo» ha spiegato l'esperto di rettili Terry Phillip in un'intervista a National Geographic. «La tattica migliore è far spompare l'alligatore con qualche minuto di strattoni: in breve sarà stanchissimo, con i muscoli pieni di acido lattico e non più funzionanti. Morirà intossicato dall'acido lattico, non per i morsi. Ci vorrebbe troppo tempo per ucciderlo in quel modo.

Più fresco di così...
A quel punto la lontra può consumare la sua preda ancora viva (anche se in queste immagini non si vede), boccone per boccone, dopo aver strappato la parte più esterna e dura della corazza. Se nei paraggi ci sono dei cuccioli, una parte di carne andrà anche a loro: e vedere come si caccia servirà da lezione di vita. Del resto, anche afferrare l'alligatore per il "coppino" è un comportamento appreso con l'esperienza: così la lontra evita di finire tra le temibili fauci dell'avversario.

La resa dei conti?
A parte questo - sfortunato - esemplare, in genere gli alligatori sono più vulnerabili da piccoli: tutti gli altri animali - dalle tartarughe ai serpenti, dalle linci agli uccelli - vanno ghiotti delle loro uova. Una volta cresciuti hanno modo di vendicarsi. A meno che non incontrino, sulla loro strada, una lontra molto affamata.



11 marzo 2014 Elisabetta Intini
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