Gli scoiattoli grigi aiutano le foreste del Nord America a crescere. Quelli rossi, no. Perché? Tutta colpa del modo con cui accumulano le noccioline.
Uno scoiattolo grigio (Sciurus carolinensis) a sinistra e uno rosso (Tamiasciurus hudsonicus) a destra. Il primo contribuisce alla crescita delle foreste. L'altro, no. |
Per fare un albero ci vuole un seme, per fare il seme ci vuole uno scoiattolo… Ebbene, sì, il futuro delle foreste dipende da come gli scoiattoli fanno le provviste per l'inverno. Lo hanno dichiarato i ricercatori della Perdue University, nell'Indiana (USA), in seguito a uno studio condotto sulle modalità di accumulo del cibo di esemplari di due specie diverse. Gli scoiattoli grigi (Sciurus carolinensis) utilizzano un sistema “dispersivo”, ossia sotterrano singole noccioline, noci e ghiande in numerosi posti; gli scoiattoli rossi del Nord-America (Tamiasciurus hudsonicus) praticano “l'accumulo dispensa”, cioè le noccioline vengono raccolte e sistemate in grandi mucchi sopra la superficie del terreno.
Come si collega il comportamento di questi animali al futuro delle foreste? È tutta una questione di semi: gli scoiattoli grigi, sotterrandoli, fanno in modo che non si secchino e che possano germogliare anche in modo ben distribuito; le provviste dei “rossi”, invece, diventano vere e proprie trappole di morte per i semi
Foreste a rischio? I Tamiasciurus hudsonicus si sono distribuiti nell'Indiana in concomitanza al declino della specie locale, rappresentata dagli scoiattoli grigi, causato dalla conversione all'agricoltura intensiva di vaste porzioni della regione centrale degli Stati Uniti. La specie “oriunda” non riesce a compensare l'attività disseminatrice dei “grigi” e, dunque, a procurare il ripopolamento dei territori riconvertiti. «Esemplari della specie locale sono necessari per la rigenerazione delle foreste dal momento che forniscono l'unico meccanismo che permette l'allontanamento dei semi dall'albero-madre, assicurando dei successori» ha dichiarato Robert Swihart, professore di ecologia della natura.
(Notizia aggiornata al 7 dicembre 2003)