L'analisi e il confronto del Dna dei cani di razza ci spiegano perché il commissario Rex, Tequila (e Bonetti) e Lassie sono diversi. E forse in futuro ci aiuteranno a combattere il cancro.
![]() | ||
Struttura ossea, pelo, orecchie, passo, pedigree? Le caratteristiche fisiche non sono più l'unico modo per capire se un cane è di razza. |
I ricercatori del centro di ricerca sul cancro Fred Hutchinson e dell'università di Washington hanno raccolto campioni di tessuti da 414 cani di 85 razze diverse e li hanno analizzati. Dai primi risultati è emerso che la razza di un cane può essere rivelata anche dall'analisi del DNA con un grado di accuratezza del 99 per cento. Dal punto di vista genetico esisterebbero 4 grandi categorie e curiose parentele. Per esempio gli shar-pei e gli shih Tzu sarebbero stretti parenti degli husky siberiani e dei malamute dell'Alaska. E tutti e quattro fanno parte del gruppo più vicino all'antenato del cane, il lupo.
Genoma alla carica (dei 101). I ricercatori hanno analizzato 96 microsatelliti, piccoli frammenti di Dna che vengono utilizzati come punti di riferimento nella ricerca di specifici geni. Le sequenze di microsatelliri appartenenti a cani della stessa razza sono simili, mentre differiscono da quelle di altre razze. In un futuro non lontano, dunque, basterà una semplice analisi genetica per capire la razza di un cane e il suo pedigree.
Il migliore amico dei medici. L'importanza della ricerca però va al di là della selezione delle razze. Le nuove informazioni sul Dna dei cani potrebbero aiutare a comprendere molti aspetti di quelle malattie umane, come per esempio i tumori, disturbi di cuore, diabete, che condividiamo con loro. Di solito gli studi alla ricerca dei geni responsabili di determinate patologie vengono condotti - nell'uomo - su gruppi isolati di persone - come gli abitanti dell'Islanda - che derivano da un piccolo numero di individui i cui discendenti hanno continuato a incrociarsi tra di loro, tramandando di generazione in generazione un Dna sostanzialmente invariato. Lo stesso meccanismo di preservazione del Dna è avvenuto nei cani di razza che sono di fatto una "piccola Islanda", una piccola popolazione che permette di esemplificare un complicato problema genetico.
(Notizia aggiornata al 21 maggio 2004)