Graffi degli artigli sui tronchi, ciuffi di peli sugli alberi, orme su fango o escrementi di grandi dimensioni costituiti spesso da bacche e frutti. Sono questi i segni che indicano la presenza della più rara - e difficilmente osservabile - tra le specie di mammiferi presenti nel Parco Nazionale della Maiella: l'orso bruno marsicano (Ursus arctos marsicanus), una sottospecie presente solo in Italia, nel cuore degli Appennini: 50-70 individui in un areale di circa 5.000 km quadrati.
Conoscere gli orsi del Parco. Scoprire le abitudini di questi splendidi mammiferi, capire come fare per non disturbarli (oppure attirarli), riconoscere tracce del loro passaggio e, soprattutto, come comportarsi in caso di un incontro ravvicinato: tutto questo è possibile nel Parco Nazionale della Maiella, percorrendo "Il sentiero dell'orso" realizzato da #parcomaiella e wwf nell'ambito del Progetto europeo LIFE ARCPROM – Bentornato orso gentile, dedicato alla salvaguardia di questa specie chiave della fauna europea ma a rischio estinzione.
"Il sentiero dell'orso" si snoda per circa 4 km con un percorso situato tra i 1.000 e i 1.200 metri di altitudine, in gran parte lungo una strada campestre; per attraversare il bosco, invece, si percorre una mulattiera per meno di 1 km. I sei totem "parlanti" installati durante il tragitto forniscono informazioni sull'orso, sulle sue abitudini alimentari, sulla sua esistenza scandita dal susseguirsi delle stagioni, sulle sue caratteristiche biologiche, sull'ambiente naturale in cui vive e, naturalmente, sulle regole per una buona coesistenza con l'orso: "L'orso e il parco"; "L'habitat e la dieta dell'orso"; "Mi presento, sono l'orso bruno marsicano"; "Una storia di tracce"; "La coesistenza uomo-orso".
Il Parco Nazionale della Maiella è una delle più importanti aree di espansione dell'orso bruno marsicano ma per salvare questa sottospecie endemica è importante che nell'areale storico - principalmente l'area che coincide con il Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise - gli orsi abbiano a disposizione aree idonee e protette per riprodursi e sopravvivere. Nel nostro Paese, infatti, l'orso è una specie in pericolo di estinzione, con soltanto due popolazioni isolate di pochi decine di individui sulle Alpi e, appunto, in Abruzzo.