Animali

Orso di nome di fatto

Fugge dalle relazioni e dai legami duraturi. L'orso è così, schivo diffidente e molto solitario, vive con i suoi simili solo da piccolo e durante l'accoppiamento.

È un simbolo, un premio e un'effigie. Stiamo parlando dell’orso. È il simbolo, infatti, di Berlino, il cui nome deriverebbe dal termine bär (orso in tedesco). Anche il premio del festival cinematografico che si tiene in questa città ha le sembianze di un orso. E la sua immagine si trova sulla moneta da due dollari canadesi. Senza contare peluche e cartoni animati dedicati a questo animale.
Non si può certo dire che non sia popolare. Eppure lui, amante della solitudine, potrebbe non essere contento di tutto questo clamore.

La frase “sei un orso!” rivolta a qualche immusonito parente o amico, ha un suo fondo di verità. Gli orsi non cercano compagnia e non fanno “comunella” tra loro. Insomma non sono animali sociali e conducono una vita solitaria. Schivi e diffidenti con i propri simili lo sono a maggior ragione con altri di altre specie, soprattutto con gli uomini. Tanto che in alcune zone si sono adattati a vivere di notte o al crepuscolo per evitarli. E, contrariamente a quello che si pensa comunemente, non sono nemmeno aggressivi. Però attaccano se si sentono minacciati o sono impauriti. Di solito corrono verso il “nemico” emettendo un vocalizzo tipico, detto ruglio, ma quasi sempre a pochi passi dal pericolo si fermano e fanno marcia indietro.

Eppure, nonostante l’innata diffidenza, a questi animali vivere nei parchi non dispiace affatto. Sarà perché lì riescono quasi sempre a trovare il cibo. Gli orsi infatti, sono onnivori e mangiano un po’ di tutto. A volte tentano anche di mangiare cose poco commestibili come i ciucci dei bambini.
E non di rado i loro “piatti” sono originali: gli orsi del Parco di Yellowstone (Usa), per esempio, per placare il languorino mangiano anche 40 mila falene al giorno.
I grizzly - gli orsi bruni del Nord America - invece sono ghiotti di salmoni e gli orsi polari mangiano principalmente le foche ma non disdegnano anche altre "pietanze" come i molluschi, le carcasse di cetacei e i lemming (piccoli roditori artici).
Che sia carne o pesce l’importante per un orso adulto è incamerare 2 chili di grasso al giorno (e prima del letargo la quantità deve essere aumentata del 50 per cento). Per questo è necessaria giornalmente una grossa quantità di cibo: circa 15 chili.
Ma non sempre, come nei cartoni animati, ci sono i cestini degli escursionisti da cui rubare gustosi “pranzetti” e spesso gli orsi devono ingegnarsi per procurarsi il cibo. I grizzly sono famosi per la loro capacità di pescare i salmoni, mentre l’orso polare astutamente si “acquatta” vicino alle buche nel ghiaccio che fanno le foche, per catturarle non appena spuntano fuori per respirare. Gli orsi però non sono esclusivamente carnivori. E molti non disdegnano una dieta vegetariana composta da bacche, radici, germogli, funghi, frutta, verdura.

Da bravi cuori solitari gli orsi sono anche single incalliti.

Maschi e femmine si incontrano solo per accoppiarsi durante la stagione degli amori, in primavera, e poi non si rivedono più. Ma la ricerca dell’amore è molto impegnativa. Il maschio che raggiunge la maturità sessuale a 5-6 anni, deve passare una serie di peripezie prima di trovare la compagna giusta. Cerca una partner guidato dal suo naso: inseguendo le tracce odorose. Ma una volta trovata - magari dopo aver fatto molta strada - non è ancora finita: se la deve vedere con gli altri pretendenti. Durante i combattimenti spesso i più giovani devono cedere, perché privi di esperienza. Dopo l’accoppiamento il maschio riprende il cammino. Disinteressandosi completamente della prole di cui si occuperà solo la mamma. E i piccoli rimarranno con lei per un lungo periodo, circa 2 anni.

Un momento di completo isolamento è sicuramente quello del letargo. Diversi mesi a poltrire dentro una tana calda e confortevole, che però deve essere preparata con cura. Di solito è una grotta naturale con alcune caratteristiche imprescindibili: asciutta, senza spifferi, non troppo piccola ma nemmeno troppo grande e soprattutto deve avere l’ingresso nascosto per evitare che dei “malintenzionati” possano disturbarlo.
Una volta pronto il giaciglio - preparato con foglie e ramoscelli per renderlo morbido e isolato dal freddo - questi mammiferi cadono in un bel sonno ristoratore. Ma non pensate che dormano per mesi e mesi senza mai svegliarsi. A volte si alzano per sgranchirsi le zampe durante le giornate più calde oppure per fare uno spuntino. A differenza di altri animali, come per esempio i ghiri che cadono in un sonno profondissimo, il letargo degli orsi è più “soft”.
Non è raro che i vecchi orsi non si risveglino più dal loro letargo. Gli unici che non vanno in letargo sono gli orsi polari.

Tuttavia se ti capitasse di fare una gita in un’area protetta dove abitano gli orsi segui questi consigli:

• Muoviti calpestando foglie e rami secchi o fai altri piccoli rumori,

• Se ti imbatti nelle sue tracce, osservale e fotografale ma non seguirle perché rischi di spaventare l’animale.

• Non lasciare rifiuti di cibo nel bosco o vicino alle case l’orso ha sempre fame

• Se ne avvisti uno in lontananza non ti avvicinare


Se te lo trovi davanti (anche se in Italia è molto difficile che succeda, è già abbastanza raro riuscire a vederli da lontano)

• Non fare movimenti bruschi per lui sono segnali d’attacco e non gridare

• Torna lentamente sui tuoi passi e lasciagli una via di fuga

• Se ti imbatti in un cucciolo, non avvicinarti per osservarlo da vicino, ma allontanati con cautela

• Il cane deve stare sempre al guinzaglio (una regola sempre valida durante le escursione per evitare di disturbare la fauna)



CARTA D'IDENTITA'

Famiglia.
Ursidae

Tipologie. Orso bruno (Ursus arctos), orso nero o baribal (Ursus americanus), orso polare (Ursus maritimus), orso tibetano (Ursus thibetanus).

Data di nascita. 19 milioni di anni fa circa

Residenza. Europa (orso bruno), Nord America (bruno e baribal), Asia (tibetano), Artide, Canada, Alaska e Siberia (polare). Non ve ne sono in Antartide, in Africa e in Australia.

Habitat. Dalle foreste ai ghiacci artici

Stato civile. Single incalliti

Velocità media. 30/50 km orari

Capacità speciali. Ottimi nuotatori e bravi arrampicatori di alberi

Dimensioni. Il più piccolo pesa solo 150 kg (orso tibetano) il più grande 800 chili (orso polare).

Quanti ce ne sono. I più numerosi sono gli orsi neri americani: circa 900 mila. I meno numerosi gli orsi polari che sono circa 25 mila.

Stato. Vulnerabile (ma non in via di estinzione)

Segni particolari. Gli orsi, hanno l’osso penico. Un osso (baculum) all’interno del pene per facilitare il rapporto sessuale.

Vita media. Tra i 20 e i 30 anni

(A cura di Federica Ceccherini)

Lo sapete che gli orsi possono correre quattro volte più veloci di un uomo? E che una volta lottavano con i nostri antenati per il possesso delle caverne? Che presso i nativi americani erano quasi sacri? O perché si dice il "periodo dell'orso" in finanza?
Per conoscere queste e molte altre curiosità e vedere altre foto su questi animali clicca qui

18 marzo 2009
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