Quest'alga sferica supera facilmente i 4 cm di diametro. Una grandezza esigua, se non fosse che si tratta di un'unica, singola, gigantesca cellula. La Valonia ventricosa, anche chiamata occhio del marinaio o alga bolla, sfugge alla regola che fa mantenere agli esseri unicellulari dimensioni ridotte, grazie alla frammentazione interna e alla presenza di più nuclei cellulari.
Dentro o fuori. Ciò che definisce una cellula è la membrana cellulare, che fa da barriera semipermeabile e separa l'interno della cellula dal mondo esterno. Attraverso la membrana entrano le sostanze nutritive ed escono gli scarti, i rifiuti. Quando una cellula cresce aumentano gli scambi, ma c'è un limite alla crescita della membrana e, di conseguenza, della cellula: una regola che però non vale per la Valonia ventricosa.
La divisione fa la forza. A differenza di ciò che accade con le cellule eucariote, sotto la membrana cellulare della Valonia ventricosa si trovano diversi ambienti, ognuno col suo proprio nucleo, capaci di scambiarsi sostanze fra loro. In questo modo la cellula non spreca nulla, gestisce al meglio le sue risorse e può crescere fino a diventare uno degli esseri unicellulari più grandi al mondo - il record appartiene a un altro organismo marino, la Syringammina fragilissima, che arriva a 20 cm di diametro.
Duro a morire. La valonia vive in tutti i mari tropicali, fino a una profondità di 80 metri, ma non è raro che finisca, non invitata né gradita, in qualche acquario: online, gli appassionati si scambiano consigli sul modo migliore per eliminarla prima che colonizzi l'intero spazio disponibile. C'è chi consiglia di attaccarla col granchio smeraldo, e chi non esiterebbe a usare addirittura la soda caustica: insomma, va bene quasi tutto, tranne infilzarla. Perché disperdere i tanti nuclei è proprio il modo in cui la Valonia ventricosa si riproduce.