Gansbaai, una piccola città sulle coste meridionali del Sudafrica, è nota in tutto il mondo come "la capitale mondiale degli squali bianchi": nelle sue acque nuota da sempre una nutrita popolazione di Carcharodon carcharias che attira ogni anno migliaia di turisti che vogliono darsi allo shark watching. Da qualche anno, però, circa dal 2017, gli squali bianchi si fanno vedere sempre meno spesso nelle acque della provincia del Capo Occidentale. Colpa nostra, come spesso capita in questi casi? Per una volta no; stando a uno studio pubblicato su African Journal of Marine Science, a tenere a distanza gli squali basta una coppia di orche, che ha passato gli ultimi cinque anni a terrorizzare tutti gli squali bianchi del Sudafrica e non sembra avere intenzione di andarsene.
Il mistero degli squali spariti. Le prime "sparizioni" sono cominciate, come detto, nel 2017, quando il numero degli squali bianchi avvistati intorno alla vicina Dyer Island – che si trova al largo di Gansbaai, e dalla quale il Dyer Island Conservation Trust monitora la popolazione di questi predatori – ha cominciato a calare drasticamente.
Non solo: dal 2017 a oggi si sono già verificati otto casi di squali bianchi che si spiaggiano – morti, e soprattutto senza il fegato. Quest'ultimo dettaglio si è rivelato decisivo per identificare le colpevoli: le orche amano il fegato di squalo perché è ricco di vitamine e altre sostanze nutrienti, e le ferite ritrovate sui cadaveri erano compatibili con quelle provocate dall'attacco di un'orca. Quello che ha stupito davvero, però, è che tutte queste morti sono state fatte risalire (dopo anni di studi e osservazioni sul campo) a due singoli esemplari: una coppia di orche che si è stabilita nelle acque del Sudafrica qualche anno fa e non ha intenzione di andarsene.
Aiuto, un'orca! Che gli squali bianchi avessero il terrore delle orche, si era già scoperto un paio d'anni fa in uno studio condotto nelle acque di San Francisco: quando i cetacei arrivano in un'area, gli squali scompaiono e non si fanno vedere per mesi, se non anni. Lo stesso sta succedendo in Sudafrica, e questo, ovviamente, è un problema per tutto l'ecosistema.
Senza squali bianchi, infatti, le orche hanno cominciato a cacciare un'altra specie, lo squalo bronzeo, che è più piccolo del bianco e dunque ancora più vulnerabile. Inoltre, l'assenza degli squali bianchi sta lasciando molta più libertà a un'altra specie predatrice, l'otaria orsina del Capo, che a sua volta mette in pericolo la sopravvivenza di alcune specie locali di pinguini che sono a rischio estinzione.
Insomma un effetto a cascata, innescato da due sole orche e che rischia di modificare anche radicalmente l'intero ecosistema locale.