Quando si tratta di baratto, gli scimpanzé dimostrano uno scarso senso degli affari: ad affermarlo è una ricerca statunitense che potrebbe fornire indizi preziosi sull'origine di questa primitiva forma di commercio tra gli uomini. Tra gli scimpanzé il baratto è una pratica poco diffusa, e persino gli esemplari addestrati a questo tipo di scambio sono poi restii a lanciarsi in transazioni audaci, come cedere un alimento da loro molto amato - per esempio un pezzo di mela - in cambio di uno ancora più gradito, come un grappolo d'uva. È invece più facile che tentino affari più "convenienti", ma con scarso successo, come barattare una carota (per loro poco gustosa) con l'uva. Questo accade perché gli scimpanzé non hanno l'abitudine di conservare gelosamente i beni conquistati, perciò non mostrano alcun interesse nel barattarli. Piuttosto, preferiscono scambiarsi favori, come una toilette completa in cambio di sesso (vedi la notizia su questa curiosa abitudine). «L'ultimo antenato comune tra scimpanzé e uomo non doveva avere grande dimestichezza col baratto», spiega Sarah Brosnan, coinvolta nella ricerca. «Lo sviluppo di questa forma di commercio tra gli uomini è una conquista evolutiva, legata forse alla nascita del linguaggio, che ha permesso di interagire con gli altri e curare i propri interessi durante le transazioni.» [EI]