L'aria condizionata è uno dei grandi dilemmi di questi tempi di riscaldamento globale: ci sono luoghi dove sembra sia impossibile sopravvivere senza, soprattutto durante l'estate, ma continuare a usarla significa anche produrre enormi quantità di gas serra che contribuiscono a peggiorare la situazione – e a rendere necessaria ancora più aria condizionata.
Un team dell'Università di Lund, in Svezia, ha di recente proposto su Frontiers in Materials un'alternativa ai classici condizionatori: un nuovo modo di costruire edifici, "copiato" dal modo in cui le termiti mantengono la temperatura stabile (e sopportabile) nei loro nidi.
L'ingegnosa architettura dei termitai. I termitai sono opere architettoniche di dimensioni mastodontiche, e soprattutto usano un ingegnoso metodo di condizionamento interno che permette alle termiti che ci abitano di non soffrire il caldo. Si tratta di un sistema composto da migliaia di canali interconnessi e di camere d'aria, che sfruttano l'energia del vento per raffreddare l'interno del termitaio e anche per favorire lo scambio di ossigeno e anidride carbonica tra dentro e fuori.
Il risultato è che le termiti vivono in un ambiente nel quale la temperatura rimane stabilmente entro un range molto ridotto, di solito intorno ai 30 °C, ideali per il loro benessere (e anche, in certi casi, per quello dei funghi che questi insetti "coltivano" nei loro termitai).I ricercatori dell'università svedese credono che sia possibile replicare questa struttura anche negli edifici abitati da noi umani.
Grazie termiti! L'idea è quella di integrare, nei muri dei palazzi, il sistema di tunnel e camere d'aria usato dalle termiti, e di usare la tecnologia per regolare il flusso d'aria attraverso i muri. La geometria interna di questi muri, secondo gli autori, dovrebbe essere studiata per creare un network di canali nei quali l'aria possa scorrere liberamente, contribuendo ad abbassare la temperatura generale dell'edificio senza l'utilizzo di ventole, valvole o altre componenti meccaniche.
Questo permetterebbe di risparmiare energia, e quindi di ridurre l'impatto ambientale dell'edificio stesso. Il caveat più grosso è che la struttura interna dei muri dovrebbe essere regolata al millimetro: secondo gli autori il modo più sicuro per riuscirci è usare la stampa 3D. Per ora la proposta è solo su carta, ma se si riuscisse a realizzarla dovremmo ringraziare le termiti per aver rivoluzionato la nostra idea di "aria condizionata".