Due secondi. Tanto serve a un Monacanthus tuckeri per camuffarsi tra i coralli e difendersi dai predatori mentre cerca piccoli crostacei e zooplankton di cui cibarsi. Un'équipe di biologi della Brown University di Providence (Stati Uniti) ha raccolto fotografie e filmati sulla barriera corallina delle isole Cayman per studiare il modo in cui si mimetizza questo abilissimo pesce. Il loro studio è stato pubblicato sul Biological Journal of the Linnean Society.
Illusioni ottiche. Il Monacanthus tuckeri osserva ciò che lo circonda raccogliendo preziose informazioni, mentre il suo cervello invia segnali alle cellule che contengono pigmenti. Questi ultimi vengono ridistribuiti sulla superficie del corpo in modo da ricreare i pattern dell'ambiente circostante.
In particolare, il pesce è in grado di confondere così bene i suoi contorni da rendersi quasi completamente invisibile, come si può osservare da questa fotografia:

Concentrando, per esempio, i suoi pigmenti in una linea longitudinale, può creare l'illusione che il suo corpo abbia una forma diversa, o finisca in un altro punto. La sua pelle ha anche piccole protuberanze che rendono i bordi ancora più confusi, rendendosi irriconoscibile ai predatori e anche all'occhio umano.
La velocità di mimetizzazione di questi pesci ha stupito infatti anche i ricercatori, tra cui Justine Allen. «È stato incredibile guardare questo animale muoversi tra un corallo e l'altro e cambiare sembianze così rapidamente» ha detto la biologa al NewScientist.








