Keiko Niijima è una scienziata giapponese che negli anni Settanta, durante un periodo di lavoro sul campo tra le montagne a ovest di Tokyo, venne a contatto con un bizzarro e apparentemente inspiegabile fenomeno che coinvolgeva una ferrovia costruita nel 1920 e i millepiedi: regolarmente, ogni otto anni, i binari della ferrovia venivano invasi da sciami di millepiedi talmente grandi da costringere le autorità a fermare il traffico su rotaia nella zona. Niijima ha dedicato gli ultimi 50 anni a studiare questo fenomeno, che ricorda molto da vicino quello delle cicale periodiche americane, e ha raccontato i risultati di questa ricerca infinita in un nuovo studio pubblicato su Royal Society Open Science.
Le cicale magiche. Come detto, il fenomeno dell'invasione dei millepiedi, che appartengono alla specie Parafontaria laminata armigera, si presenta a intervalli regolari da almeno un secolo (e probabilmente prima non ne sapevamo nulla perché la foresta nella quale passa la ferrovia era ancora vergine): ogni otto anni, in autunno, migliaia di millepiedi bianchissimi compaiono nell'area, ricoprono il terreno (e quindi anche i binari) per qualche giorno e poi spariscono.
Niijima ha scoperto questo fenomeno per la prima volta nel 1972 e, riconoscendone la regolarità, si è chiesta se ci potesse essere un collegamento con la cicala periodica americana, del genere Magicicada, che è l'unico animale conosciuto che abbia un ciclo di vita periodico, cioè con una durata fissa e predefinita (e abbastanza lunga): Magicicada ha cicli di vita che durano 13 o 17 anni, ed è sempre possibile prevedere con precisione quando rispunteranno.
La scienziata ha provato a verificare, nel corso di 50 anni di monitoraggio di due diversi siti di invasione, se anche Parafontaria avesse uno stile di vita simile e la risposta è stata affermativa: lo sviluppo di Parafontaria, dal momento dell'uscita dall'uovo a quello della morte, dura esattamente otto anni. I primi sette sono dedicati alla trasformazione da larva ad adulto, che avviene tramite sette mute successive (una all'anno); l'ottavo anno è quello dell'invasione: tutti i nuovi adulti si ritrovano in superficie per copulare e poi morire.
covate incredibli. I binari fuori Tokyo, dunque, hanno solo la sfortuna di trovarsi nel mezzo dei luoghi d'incontro di questi millepiedi che, tra l'altro, come le cicale periodiche, non sono tutti sincronizzati sullo stesso ciclo. Il team di Niijima ha infatti individuato sette differenti covate che emergono in anni diversi (la famosa invasione del 1920, per esempio, fu condotta dalla covata VI).
Purtroppo, lo studio riporta anche una brutta notizia: negli ultimi anni le covate si sono ridotte di dimensioni e da tempo non ci sono abbastanza millepiedi da fermare i treni. Il prossimo passo, dunque, è capire le ragioni del declino.