Arthropleura è un nome noto a chi studia la paleontologia, ma anche a chi si appassiona a record di vario genere nel mondo animale. L'artropode vissuto durante il Carbonifero, tra i 360 e i 300 milioni di anni fa, è infatti noto per le sue dimensioni spropositate, se paragonato ai suoi discendenti, che sono i millepiedi dei giorni nostri. Quello che non sapevamo era quanto grosso effettivamente questo animale potesse diventare; e il recente ritrovamento in Inghilterra di un esoscheletro fossilizzato ci ha finalmente dato una risposta, pubblicata sul Journal of the Geological Society. Se vi fanno impressione i millepiedi preparatevi prima di andare avanti a leggere: non vi piacerà.
Quanto era lungo? Partiamo dal fossile in sé: è un frammento di esoscheletro, quel che resta di una muta e che, con ogni probabilità, è immediatamente scivolato sul fondo di un fiume. Gli esoscheletri, infatti, raramente si conservano perché sono strutture leggere e fragili. Questo frammento in particolare, però, si è preservato eccezionalmente bene: è il terzo fossile di Arthropleura mai trovato, ed è anche il più grosso e il più antico (risale a 326 milioni di anni fa). Molte delle cose che sappiamo su questi artropodi non derivano direttamente dai loro resti, ma dalle tracce fossili che hanno lasciato spostandosi. In questo modo sappiamo per esempio che, indipendentemente dalle dimensioni, hanno un rapporto tra lunghezza e larghezza pari a 4,78.
Per fortuna mangiava frutta. Il fossile è stato ritrovato in Inghilterra, su una spiaggia del Northumberland, dove è stato avvistato da un ex dottorando di Neil Davis (Università di Cambridge), il primo autore dello studio. È solo un frammento dell'esoscheletro, ma perfettamente conservato nella sua larghezza, pari a 55 cm, e dato che grazie ad altre tracce conosciamo il rapporto tra lunghezza e larghezza per questi animali, significa che quell'Arthropleura era lungo 2,63 metri – circa la lunghezza di una Smart. I precedenti ritrovamenti relativi ad Arthropleura suggerivano che questa potesse essere la sua lunghezza, ma è la prima volta che ne abbiamo una conferma diretta. Ci sono comunque ancora cose che non sappiamo sul millepiedi gigante: per esempio quante zampe avesse (le ipotesi più accreditate parlano di 32 o 64), o che cosa mangiasse, visto che finora non ne abbiamo mai ritrovato la testa. Con ogni probabilità, dice Davies, era vegetariano, e si nutriva prevalentemente di frutta e noci, completando occasionalmente la sua dieta con piccoli invertebrati.