Mantenere la temperatura alta della retina serve ai pesci spada che cacciano negli abissi dell'Oceano Pacifico per migliorare la vista di piccole prede.
La temperatura della retina di un pesce spada non scende mai sotto i 19 gradi, cosa che permette al predatore di visualizzare la prede con un'alta definizione. |
Abitare a diverse centinaia di metri di profondità negli abissi marini, dicono gli esperti, è un po' come vivere nel deserto: le poche riserve di cibo disponibili sono sparpagliate su un vasto spazio.
Per questo i predatori degli oceani devono essere pronti a individuare e catturare le prede non appena passano loro vicino.
Il pesce spada (Xiphias gladius) che si può trovare con facilita anche a 300 metri di profondità, adotta un piccolo stratagemma per individuare le sue prede: mantiene la temperatura degli occhi e del cervello tra i 19 e i 28 gradi - contrapposti ai circa 3 gradi della temperatura esterna - in modo da migliorare di dieci volte la sua capacità di vedere i piccoli pesci veloci.
Una buona risoluzione. La temperatura ha una grande influenza sulla capacità della retina di questi pesci di reagire agli stimoli luminosi, come dimostrano alcuni studi condotti all'università di Queensland in Australia.
I ricercatori guidati da Kerstin Fritsches hanno scoperto, inoltre, il meccanismo di riscaldamento: una parte di un muscolo dell'occhio cede calore al sangue prima che arrivi agli occhi e al cervello.:
Caldi dentro. Ma non è ancora chiaro come esattamente il fatto di mantenere una temperatura alta di occhi e cervello, possa prevenire il deterioramento della vista. Si pensa che alcuni osteitti - pesci che hanno del tutto o in gran parte lo scheletro ossificato - come il pesce spada, usino questo sistema di riscaldamento “autonomo” (il tonno mantiene l'intero corpo caldo) per proteggere il sistema nervoso che per effetto dei bruschi cambiamenti di temperatura nel mare si potrebbe debilitare, indebolendo anche la vista.
(Notizia aggiornata al 12 gennaio 2005)