Il rimedio a un matrimonio tra parenti? Provate con il tradimento...
Il fratino (Charadrius alexandrinus) è un piccolo uccello che vive sulle spiagge e nelle paludi. Il comportamento della coppia dipende dal grado di parentela dei componenti. |
Molti animali evitano di accoppiarsi con individui imparentati, perché la prole spesso è più debole e meno “adatta”, in senso evolutivo. Infatti i geni di parenti sono molto simili, e per un meccanismo genetico le caratteristiche negative possono emergere nei piccoli nati; è il fenomeno del cosiddetto inbreeding. A volte però le femmine si devono accontentare di quello che trovano, anche se sono cugini o parenti stretti.
Il rimedio? Tradire il “marito” con qualche estraneo. Lo ha scoperto un gruppo di ricercatori di varie nazioni, che hanno controllato, in tre specie di piccoli uccelli limicoli (il piro-piro occidentale, il piro piro piccolo e il fratino), la parentela e la paternità dei pulcini in alcune coppie. È risultato che più due componenti di una coppia sono imparentati, più è probabile che i pulcini abbiano padri “esterni” al matrimonio.
Ma perché questo comportamento? Accoppiandosi con maschi non imparentati, la femmina riceverebbe geni molto diversi dai suoi, ed eviterebbe per la prole proprio il pericolo dell'inbreeding. Rimane un mistero: come facciano gli uccelli a riconoscere parenti lontani, come cugini o figli dello stesso padre nati in un nido diverso.
(Notizia aggiornata al 12 ottobre 2002)