In molti negli ultimi giorni si sono imbattuti in un video che sembra creato apposta per entrare in clima natalizio: per 35 secondi, un orso polare pare accarezzare teneramente un husky nel contesto freddo e inospitale della cittadina di Churchill, nella provincia canadese di Manitoba. Il filmato è stato salutato come esempio di amicizia tra animali, e l'orso come "gigante gentile".
Come tuttavia spesso accade, la realtà è un po' meno melensa della comune interpretazione. L'orso non sta accarezzando un amico a quattro zampe: sta giocando con una potenziale preda, in una situazione del tutto innaturale, pericolosa per entrambi gli animali coinvolti.

l'altro lato della medaglia. Il proprietario del cane, Brian Ladoon, gestisce un allevamento di husky nella città. Quando il video è divenuto virale, Ladoon ha descritto l'interazione tra l'orso e il quadrupede come il "volere della Natura".
Ma all'indomani della diffusione del filmato, le autorità del Manitoba Sustainable Development hanno fatto sapere che la scorsa settimana, tre orsi sono stati rimossi a forza dalla proprietà di Ladoon: uno di loro aveva infatti ucciso un cane, e altri due, una mamma e un cucciolo, sono stati allontanati perché erano stati nutriti ripetutamente dall'uomo, e il loro comportamento iniziava a destare segni di preoccupazione.
Dipendenti. «Quello è stato l'unico giorno che non abbiamo dato da mangiare agli orsi, l'unica notte che non abbiamo messo fuori nulla» ha confessato Ladoon. Nutrire predatori selvatici e in pericolo come gli orsi è severamente proibito dalla legge. Questo comportamento abitua gli animali ad avvicinarsi all'uomo in cerca di cibo, e mette seriamente in pericolo la loro vita e quella delle popolazioni che abitano a contatto con essi.
In trappola. Ladoon racconta di aver nutrito gli orsi per proteggere i cani del suo allevamento dall'attacco dei predatori: ma secondo Ian Stirling, professore dell'Università di Alberta, gli Inuit sostengono da tempo che se si vuole che un cane faccia da guardia e si sappia difendere, non lo si può tenere incatenato, perché in questo modo lo si rende vulnerabile e incline alla sottomissione (oltre a impedirgli di scappare).
Ladoon, consapevole dell'interesse dei turisti per gli orsi, ha usato a lungo i suoi cani come "esca", per attirare gli animali e instaurare tra prede e predatori un innaturale rapporto ad uso e consumo degli spettatori.
Distorsione. L'intera vicenda è stata poi letta, come spesso accade, con il filtro dell'antropomorfizzazione: la proiezione dei sentimenti umani sugli animali. Questa lettura è fuorviante perché impone ai predatori un carico di aspettative e un codice morale che questi animali, per natura, non possono seguire.
è la rete, bellezza. È la tendenza dominante da quando i video di animali selvatici hanno perso il valore documentario per assumere quello di intrattenimento social: la natura selvaggia viene prelevata dal suo contesto per divertire, essere condivisa e tirarci su di morale. Ma i predatori non possono diventare l'estensione del nostro desiderio di "like".