La storia risale a qualche tempo fa. Siamo in Argentina, in un sobborgo di Buenos Aires dove non c’è altro che povertà e miseria. Una ragazza madre disperata abbandona il proprio bimbo appena nato a un angolo per la strada. L’episodio non sfugge a La China, nella foto accanto, una cagnetta di 8 anni che si è presa cura del neonato, salvandolo da morte certacane ha riscaldato col proprio corpo un bimbo, abbandonato alla nascita da una ragazza madre in un sobborgo di Buenos Aires, salvandolalo da una morte che, altrimenti, sarebbe stata certa.
Il bebè, nato prematuro da una ragazza di 14 anni, era stato deposto e abbandonato in mezzo ai rifiuti nei pressi di una baraccopoli che sorge alle porte della capitale. Il cane, attirato dal pianto del piccolo, l’ha soccorso, prelevato tenendolo stretto tra i denti e condotto al sicuro nella sua cuccia, distante circa 50 metri.
Come apprendono gli animali?
E' un fatto realmente avvenuto, nel 2008. Che cosa ha portato la cagnolina a comportarsi così? Un senso di protezione materna? Un'istinto materno? La cagnetta avrebbe fatto, lo stesso con un adulto o un gatto? Sono temi studiati dagli etologi, gli scienziati che studiano il comportamento degli animali.
Comportamento che si basa principalmente su due cardini: l'istinto, cioè gli schemi di comportamento ereditati dai genitori; e l'esperienza e l'apprendimento che fanno nascere (o cambiare) le loro abitudini.
Tra i metodi di apprendimento il più importante è il cosidetto imprinting, scoperto dall'etologo Konrad Lorenz. E' un apprendimento precoce - avviene nelle prime fasi di vita - e proprio perché arriva per primo, non viene mai dimenticato.
Le oche di Lorenz
Grazie all'imprinting i piccoli di oca seguono mamma oca. Ma se l'uovo si schiude in presenza di un uomo (o di una palla), i pulcini identificano lui come mamma. Questo tipo di imprinting viene detto filiale. Ma non è l'unico. Esiste quello sessuale che stabilisce il legame di coppia, quello alimentare che insegna le preferenze alimentari e l'ambientale, che porta a gli animali a vivere in un certo habitat.
L’imprinting è presente anche nei nostri animali domestici. In particolare, nel cane, questo processo di apprendimento ha lo scopo di consentire all’animale di identificare la propria specie di appartenenza. Imprinting significa infatti formare nel giovane l’impronta della specie. Il cucciolo impara a riconoscere caratteristiche e comportamento dei propri simili, e a relazionarsi con loro.
L'imprinting del cane
A differenza delle oche dove la fase dell’imprinting è di breve durata (inizia subito dopo la schiusa, e si conclude poche ore dopo), nel cucciolo di cane, che nasce sordo, cieco e immaturo, la sua capacità di formare un legame con madre e fratelli si sviluppa in un periodo più lungo.
Il cucciolo apprende fra la nascita e la quattordicesima settimana qual è la sua specie di appartenenza. Quest’apprendimento è ultra specifico e previene comportamenti predatori all’interno della propria specie. L’imprinting è inoltre un processo irreversibile che, se avviene in maniera adeguata, contribuirà ad un corretto sviluppo psichico del cane.
Attenzione ai cuccioli svezzati male
Un’alterazione di questo processo può portare seri danni di tipo sociale ma anche sessuale. Contrariamente all’imprinting che serve per l’identificazione con la specie di appartenenza, la socializzazione serve per individuare le altre specie amiche e a differenza dell’imprinting non comporta una generalizzazione (socializzazione con qualche tipo di persona non significa generalizzazione all’intera umanità in quanto specie).
Ad ogni modo, i cani, difficilmente imparano come descritto dalla foto qui sotto.