Lasciate una pecora libera di scegliere il proprio partner e la sua decisione vi stupirà: le sue preferenze, al contrario di quelle degli allevatori, ricadono sui maschi meno dominanti e più in basso nella gerarchia sociale. È quanto emerge da uno studio pubblicato su Applied Animal Behavioral Science, che sottolinea come gli accoppiamenti imposti dagli allevatori, che preferiscono far procreare le pecore con i montoni dominanti, non siano sempre la scelta migliore.
varietà genetica. Spesso infatti, il montone finisce lo sperma prima di essersi accoppiato con tutte le pecore disponibili che si trovano, dunque, a dover saltare dei cicli fertili (e non rimanere gravide) per mancanza del partner. Secondo gli zoologi, esisterebbe inoltre un problema di inincrocio, o endogamia (inbreeding in inglese): facendo accoppiare sempre gli stessi montoni, si finirebbe a lungo andare con l'incrociare femmine e maschi imparentati tra loro, rischiando di danneggiare la prole e diminuire la varietà genetica del gregge.
Agustín Orihuela, professore all'Universidad Autónoma del Estado de Morelos (Messico), aveva da tempo notato la singolare preferenza delle femmine per i maschi meno dominanti. Approfondendo la questione, e realizzando una serie di esperimenti nei quali le pecore venivano lasciate libere di scegliere il proprio partner, Orihuela si è accorto che i maschi subordinati erano sempre preferiti ai maschi alfa, che venivano addirittura evitati da un quarto delle femmine.
Questione di salute. La ragione di questa preferenza apparentemente insolita è in realtà piuttosto logica: sarebbe infatti l'evoluzione ad avere "programmato" le pecore affinché scelgano i maschi subordinati, scongiurando così i rischi di endogamia e migliorando la varietà genetica della specie. Secondo gli studiosi, però, la questione potrebbe avere anche un aspetto più romantico: le femmine preferirebbero la delicatezza di un amante subordinato all'aggressività di un dominante.
È in edicola il nuovo Focus Domande & Risposte!