Se cercate su YouTube "canto delle megattere" (o in inglese "humpback whale song") troverete centinaia se non migliaia di risultati: le abilità canore di questi cetacei sono note, così come la loro capacità di comporre vere e proprie canzoni, con una struttura e un ritmo. i canti delle megattere sono quindi studiatissimi dalla scienza, ma negli ultimi anni questi studi stanno subendo un rallentamento per un motivo imprevedibile: ci sono sempre meno maschi che cantano.
Interpretazione. Lo riporta uno studio pubblicato su Communications Biology che fornisce anche un'interpretazione ottimistica su questo, chiamiamolo così, crollo creativo: dopo aver sfiorato l'estinzione le megattere stanno sempre meglio e sono sempre di più, e hanno quindi meno bisogno di cantare per attirare l'attenzione delle compagne.
La popolazione in crisi canora nuota nelle acque intorno alla Grande Barriera Corallina, nell'Australia orientale. Negli anni Sessanta si componeva di non più di 200 esemplari, ed era a rischio di estinzione a livello locale a causa della caccia grossa a cui era soggetta, e che è stata vietata dalla International Whaling Commission nel 1966. Da allora i numeri stanno rimbalzando, e nel 2015 le megattere australiane hanno raggiunto le 27.000 unità, avvicinandosi sempre di più ai livelli pre-caccia. È sempre da allora che gli scienziati studiano i loro canti, utilizzati dalle megattere per "chiamare" potenziali partner o per affermare il proprio dominio su un'area. È grazie a questi studi che abbiamo scoperto che più megattere ci sono, meno cantano.
Nel 2004, per esempio, 2 maschi su 10 erano cantanti. Nel 2014 la percentuale è scesa a 1 su 10, dimezzandosi quindi in un decennio. Secondo gli autori dello studio è facile spiegare questo fenomeno: quando le megattere erano poche, dovevano affidarsi ai canti per localizzarsi in mezzo all'oceano – in altre parole le loro erano canzoni di solitudine, eseguite da cantanti in cerca di compagnia.
Meno bisogno. Con l'aumento della densità di popolazione, le necessità di cantare per farsi notare è venuta meno. Il che non significa che le megattere australiane abbiano smesso di cantare, anche perché questa capacità è nata ben prima del loro incontro con i primi balenieri; più semplicemente, cantano di meno perché ce n'è meno bisogno, e le loro performance degli ultimi sessant'anni sono la conseguenza di un'emergenza, non la norma.