Copiereste mai il portaombrelli, lo zerbino o la targhetta sulla porta del vostro dirimpettaio? Se la risposta è no siete in linea con il senso comune: non sempre ci comportiamo esattamente come i nostri vicini, anzi. Le piccole differenze culturali ci aiutano a distinguerci dagli individui che occupano la nostra stessa fetta di territorio. Vale per gli esseri umani, ma vale anche per gli scimpanzé, come dimostra una ricerca pubblicata il 10 maggio su Current Biology.
Lydia Luncz, che lavora presso il Max Planck Institute for Evolutionary Anthropology di Leipzig, Germania, ha studiato il comportamento di un gruppo di 45 scimpanzé selvatici del Taï National Park, in Costa d'Avorio, scoprendo che i primati condividono con noi la capacità di sviluppare piccole differenze comportamentali tra una comunità e l'altra.
In particolare gli esemplari studiati mostrano preferenze per un tipo o l'altro di attrezzo per aprire le nocciole dell'albero di Coula, una pianta diffusa nella regione. Alcuni preferiscono utensili in pietra, altri in legno, e anche sulle dimensioni ci sono diverse "scuole di pensiero". Dato interessante, le femmine, quando migrano da una comunità all'altra, sembrano in grado di adattarsi di volta in volta al modo di rompere i gusci del gruppo in cui si trovano.
Niente baratto, siamo scimpanzé
Scimpanzé "scippatori" per amore
«Abbiamo documentato differenze nella scelta del martello all'interno di un singolo blocco forestale, con membri di tre diverse comunità adiacenti di scimpanzé che sono in regolare contatto tra loro e non geneticamente differenziate» ha spiegato Luncz. Un gruppo di primati, per esempio, preferisce utensili spacca-noci in pietra, anche nelle stagioni in cui le noci di Coula diventano più tenere e quindi si aprono più facilmente con utensili in legno. Le altre due comunità invece, aprono le noci con la pietra quando sono più dure, e iniziano a utilizzare il legno quando i frutti diventano più morbidi, anche perché gli strumenti di legno sono più facilmente reperibili nella foresta.
Studi precedenti avevano mostrato differenze nell'uso di strumenti tra comunità di scimpanzé molto distanti geograficamente, rendendo più difficile capire se le peculiarità fossero dettate da un diverso adattamento o semplicemente da ragioni genetiche.
I ricercatori non sono ancora riusciti a capire quale dei due modi di rompere la frutta secca risulti più efficace e si ripropongono di continuare a lavorare con questi primati per scoprirlo. Nuove scoperte su questo tema potrebbero svelare importanti informazione sulla storia dei primi esseri umani: «Gli scimpanzé sono simili a noi sotto molti aspetti» ha commentato Christophe Boesch, tra gli autori dello studio «studiando le somiglianze con i nostri più stretti parenti viventi allo stato brado in Africa abbiamo l'opportunità straordinaria di imparare qualcosa in più sulle radici evolutive della cultura, elemento chiave della nostra identità».