Animali

Le balene franche hanno sempre meno da mangiare

In inverno, le balene franche nuotano fino in Sudafrica per riprodursi, ma da qualche anno arrivano sempre più magre: con meno energie per portare a termine la gravidanza e allattare i cuccioli.

Le balene franche australi (Eubalaena australis) sono una delle specie di cetacei più studiate al mondo: è dagli anni Ottanta che i ricercatori che se ne occupano le monitorano, le fotografano, le seguono in tutti i loro spostamenti. Che sono notevoli: ogni estate, queste balene nuotano nelle acque intorno all'Antartide per procurarsi il cibo, e ogni inverno si spostano verso nord, al largo del Sudafrica, per spendere queste energie in accoppiamenti e gravidanze.

E proprio perché le teniamo d'occhio da quarant'anni abbiamo scoperto che i cambiamenti climatici stanno creando loro un problema alimentare: con l'aumento delle temperature c'è sempre meno cibo d'estate, e il risultato è che le balene franche arrivano all'inverno molto più magre di quanto dovrebbero. Lo studio che racconta questa preoccupante perdita di peso è pubblicato su Scientific Reports.

Meno cibo, e meno ricco. Innanzitutto bisogna specificare che stiamo parlando di "estate" e "inverno" nell'emisfero australe, e quindi con i mesi invertiti: le balene franche abbandonano i mari dell'Antartide per dirigersi in Sudafrica a giugno, quando da noi fa caldo ma nell'altro emisfero è, appunto, inverno. Allo stesso modo, l'estate arriva quando "qui al nord" fa freddo: è in questa stagione che le balene franche ingollano enormi quantità di krill, i minuscoli crostacei marini che fungono da base per l'alimentazione di molti cetacei.

Il krill a sua volta si nutre di fitoplancton, microrganismi fotosintetici la cui attività è fondamentale per l'intera rete trofica oceanica. Il problema è che l'aumento delle temperature globali sta creando problemi al fitoplancton antartico, e quindi riducendo la quantità di cibo a disposizione del krill. A cascata, questo significa che anche le balene franche hanno meno da mangiare: negli ultimi anni si stanno gradualmente spostando verso nord anche d'estate, in cerca di aree oceaniche più ricche di cibo.

Sempre più magre. Senonché, nello spostarsi verso nord, le balene franche stanno incontrando banchi di krill che vivono in aree da sempre più povere di fitoplancton: questi crostacei sono più magri, e così di conseguenza le balene che se ne nutrono. È come se, nel corso dei decenni, le balene franche australi siano state costrette a passare da una dieta ricca di nutrienti a una più leggera, e questo si riflette anche sulla loro salute fisica: grazie all'uso di droni e immagini satellitari è possibile stimarne il peso con notevole precisione, e le misure degli ultimi anni ci dicono che questi cetacei sono più magri di un tempo.

Hanno quindi meno energie accumulate per portare a termine la gravidanza e poi allattare i cuccioli, i quali a loro volta crescono più deboli e più esposti a problemi di salute o ai potenziali predatori. Per fortuna, almeno per ora, le balene franche non sono a rischio, ma se i loro problemi alimentari dovessero persistere la situazione potrebbe cambiare rapidamente – e in peggio.

23 maggio 2023 Gabriele Ferrari
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