Sì, anche se chiamarla “lingua” non è corretto. L’apparato boccale di api, bombi e di tutti gli insetti che si nutrono di nettare, infatti, non è masticatore ma succhiante, per consentire all’animale di aspirare il nutrimento dai fiori. Ha quindi la forma di una proboscide, lunga e flessibile, sul cui labbro inferiore (chiamato labium) trova posto una lingua lunga tra i 5 e i 7 millimetri, cava e retrattile, e dotata in punta di una piccola espansione a forma di cucchiaio. Quando l’animale deve nutrirsi, infila la sua proboscide nella corolla del fiore e aspira il nettare liquido, intrappolando sulla lingua (che è pelosa) tutto quel che non riesce ad assimilare succhiando.
MULTIUSO. La lingua delle api ha anche un’altra funzione, relativa all’igiene personale: gli insetti la usano infatti per tenere pulito il proprio corpo, quello della regina e persino l’interno dell’alveare.