Le anguille elettriche sono pesci d'acqua dolce che appartengono al popolatissimo gruppo degli elettrofori, cioè quelle centinaia di specie diverse di pesci (distribuite in quattro ordini diversi) in grado di generare autonomamente un campo elettrico intorno a loro utilizzando organi appositi.
Che scarica! In particolare, l'anguilla elettrica di Volta (Electrophorus voltai) è famosa perché è il pesce elettrico in grado di generare la corrente elettrica di maggiore potenza dell'interno regno animale (circa 860 volt); la letalità della scossa è fondamentale quando l'anguilla di Volta va a caccia, un compito che si pensava che questi animali svolgessero in totale solitudine. Un nuovo studio pubblicato su Ecology and Evolution ribalta questa nozione, e dimostra che questa specie di anguilla caccia in branchi altamente coordinati, come fanno i lupi.
La scoperta, o almeno l'impressione che una scoperta potesse essere imminente, risale al 2012, quando il biologo Douglas Bastos si trovava nel nord del Brasile in cerca di alcune specie di pesci in via d'estinzione; durante una spedizione in barca assistette per caso a quello che sembrava un attacco di massa da parte di un gruppo di anguille, e due anni dopo tornò sul posto per investigare meglio la faccenda. I risultati dei suoi studi, e di centinaia di ore di riprese subacquee, confermano quello che aveva sospettato: le anguille della specie Electrophorus voltai cacciano in gruppi, almeno ogni tanto.
IN compagnia. Non hanno perso le loro abitudini solitarie: passano la giornata a riposare sul fondale e all'alba e al tramonto diventano attive, e si spostano nelle zone del fiume dove si trovano le loro prede, che vengono immobilizzate dalla loro scossa elettrica e divorate. Il fatto è che ogni tanto lo fanno in compagnia.
Le osservazioni hanno dimostrato che questo genere di caccia avviene solitamente nella stagione secca, da giugno a novembre, quando il livello dei fiumi si abbassa e i pesci si devono "pigiare" in spazi più ristretti. In questo periodo, può capitare che gruppi fino a dieci esemplari si riuniscano sul fondale in attesa dell'ora giusta, e passino poi fino a due ore a intrappolare pesci e mangiarseli – non è una strategia particolarmente raffinata, ma il fatto che i gruppi comprendano sempre gli stessi individui è segno di una vita sociale complessa.
Il prossimo passo? Durante la stagione umida, invece, i pesci hanno più spazio a disposizione e la strategia di gruppo diventa un ostacolo, perché impedisce di colpire di sorpresa, per cui preferiscono tornare alla loro vita solitaria.
Il prossimo passo sarà scoprire se anche altre specie di anguille usano la stessa strategia, come confermerebbero i racconti di alcune popolazioni indigene relativi a Electrophorus electricus.