Arriva la primavera e gli uccelli iniziano a cinguettare. O almeno dovrebbero, se il tempo è sereno e il cielo luminoso. Un team di scienziati del Roslin Institute (Scozia) e della Nagoya University (Giappone) ha studiato l'orologio biologico delle quaglie giapponesi (Coturnix japonica) e ne ha spiegato il complesso meccanismo, basato - secondo i ricercatori - sull'innata capacità di secernere specifici ormoni solo quando il sole inizia a fare capolino. Grazie a una moderna tecnologia che ha permesso l'analisi contemporanea di 28 mila geni, gli studiosi hanno identificato quelli influenzati dall'ambiente e in particolare dalla luce primaverile. Con l'arrivo della bella stagione, questi geni presenti sulla superficie cerebrale vengono attivati, e con loro l'emissione di un ormone che stimola una reazione a catena che coinvolge la tiroide e, indirettamente, l'ipofisi. Stimolata, questa produce gonadotropine, gli ormoni sessuali alla base delle "velleità amorose" e canore di tutti i volatili. (Nella foto, due quaglie giapponesi "svegliate" dalla primavera). [AP]