Il video di un intraprendente bivalve che scava nella sabbia lungo la costa dell'Oregon è diventato in breve tempo virale, dopo che è stato postato sulla pagina del The Weather Channel americano (16 milioni di visualizzazioni mentre scriviamo). Potete vederlo qui sotto.
Nato per scavare. La discussione social si è concentrata soprattutto su due punti: di quale animale si tratta, e soprattutto, come fa a farsi largo nella sabbia con una tale abilità?
Quella che vedete è con ogni probabilità una Siliqua patula o "razor clam" del Pacifico (fam. Pharidae) già da tempo sotto la lente degli ingegneri del MIT. Sebbene sia senza zampe, infatti, il bivalve riesce a scavare nella sabbia buchi profondi fino a 60 cm: per certi versi è sorprendente, perché la sua forza muscolare consentirebbe di smuovere molto meno suolo.
Fate largo! Ci riesce, hanno scoperto gli scienziati, grazie a un processo fisico che ricorda quello delle sabbie mobili, ribattezzato fluidificazione del terreno. Annette Hosoi e Amos Winter, ingegneri meccanici del MIT, hanno descritto il comportamento di questa famiglia di molluschi nel 2012, dopo averli osservati farsi largo in una sabbia artificiale di perline trasparenti, creata ad hoc.
Un passo per volta. Per prima cosa il bivalve rilassa i muscoli, consentendo al guscio di aprirsi. Poi, fa uscire il piede, cioè la sua parte carnosa, nella sabbia, e lo gonfia spingendovi acqua all'interno. A questo punto, si contrae e la tasca di sabbia che lo circonda si allenta, permettendo alla conchiglia di scivolare verso il basso. Il processo si ripete velocemente - alcuni biologi definiscono questo mollusco la "Ferrari dei bivalvi".
Efficace e gentile. Ispirandosi all'animale, il team ha costruito una RoboClam, un sistema di ancoraggio per veicoli autonomi sottomarini che imita le abilità di scavatore del mollusco e permette di farsi largo nelle zone delicate attorno ai coralli, o di fissare i cavi subacquei ai fondali.
Lo schizzo di sabbia e acqua che si vede alla fine del video non c'entra invece con il metodo di scavo: è semplicemente materiale che il bivalve ha necessità di espellere.